In Europa meno rifiuti in discarica

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Nel complesso, si registra il 29% di esso riciclato, il 28% gestito in discarica, il 26% incenerito e il 17% compostato. Il riciclaggio e il compostaggio insieme hanno rappresentato il trattamento utilizzato per oltre due terzi dei rifiuti in Germania (68%), e per più di metà in Austria e Slovenia (entrambi 58%), in Belgio (55%) e nei Paesi Bassi (52%)

I paesi dell’Unione europea hanno riciclato o compostato in media il 46% della loro spazzatura, dato leggermente in aumento rispetto al 44% del 2014. Questo quanto si evince dallo studio del servizio statistico della Ue, Eurostat.
La quantità di rifiuti urbani prodotti a persona nell’Ue nel 2015 è stato pari a 477 kg, in calo del 9% rispetto al suo picco di 527 kg per persona nel 2002, ma in leggero aumento rispetto alla quantità di rifiuti registrati nel 2014, pari a 474 kg.
Il dato più alto di rifiuti prodotti per persona è stato registrato in Danimarca, Cipro, Germania, Lussemburgo e Malta.
La quantità di rifiuti urbani generati varia in modo significativo in tutti gli Stati membri dell’Ue.
Con meno di 300 kg per persona, la Romania, e questo sulla base dei dati del 2014, e la Polonia avevano gli importi più bassi di rifiuti prodotti nel 2015, nazioni seguite dalla Repubblica Ceca e Slovacchia, entrambi aventi come dati poco più di 300 kg a persona.
All’estremità opposta della scala, la Danimarca, con 789 kg per persona, hanno la più alta quantità di rifiuti prodotti nel 2015, ben prima di Cipro, Germania, Lussemburgo e Malta, dove la quantità di rifiuti prodotti per persona era meno ma comunque superiore a 600 kg.
Un dato questo che riflette le differenze tra gli Stati membri. Un tema, quello della produzione di rifiuto, che è strettamente connesso a quello del suo recupero, smaltimento finale. Come elemento qui abbiamo un 46% di rifiuti urbani riciclato o compostato nel 2015. I rifiuti urbani però sappiamo che possono essere trattati in modo diverso.
Nel complesso, si registra il 29% di esso riciclato, il 28% gestito in discarica, il 26% incenerito e il 17% compostato.
Una quota quella dei rifiuti urbani riciclati o compostati che nell’Ue è costantemente aumentata nel periodo di tempo che va dal 1995, dove il dato era pari a 17% al 2015 dove si è registrato un aumento percentuale che ha generato un valore pari a 46%.
E vedendo più nel dettaglio quello che accade negli Stati membri notiamo che il riciclaggio e il compostaggio insieme hanno rappresentato il trattamento utilizzato per oltre due terzi dei rifiuti in Germania (68%), e per più di metà in Austria e Slovenia (entrambi 58%), in Belgio (55%) e nei Paesi Bassi (52%).
Uno studio che mostra le tendenze nella produzione di rifiuti urbani e trattamento nell’Ue dal 1995 al 2015 e che evidenzia come ci sia una tendenza molto netta verso un minor utilizzo della discarica e di contro un maggiore ricorso a modi alternativi di trattamento dei rifiuti.