È quello che accade in Polonia in seguito all’approvazione di una legge che permette ai privati di fare piazza pulita dei boschi di loro proprietà, anche in presenza di alberi centenari. La legge, entrata in vigore il primo gennaio scorso, ha già iniziato a causare una devastazione senza precedenti delle foreste polacche
Una modifica alla legge ambientale polacca mette a rischio una delle ultime vaste foreste naturali d’Europa. La «legge di Szyszko», dal nome del ministro dell’Ambiente polacco, permette ai privati di fare piazza pulita dei boschi di loro proprietà, anche in presenza di alberi centenari. La legge, entrata in vigore il primo gennaio scorso, ha già iniziato a causare una devastazione senza precedenti delle foreste polacche, anche se difficile da quantificare, dato che non è più obbligo richiedere autorizzazione alle autorità dei tagli.
«Prima della nuova legge, avremmo ricevuto tra le cinque e le 10 richieste al giorno – ha riferito il titolare di una ditta di taglio al “Guardian” -. Ma in gennaio e febbraio le richieste di intervento sono salite a 200 al giorno».
«Permettono che ogni albero nelle proprietà private possa essere abbattuto, anche se è vecchio 200 anni – ha detto al “Guardian” Joanna Mazgajska, dell’Accademia polacca delle Scienze -. Molti privati cittadini considerano gli alberi come un fastidio. Non riferiscono nulla e abbattono, è barbarie pura».
A Cracovia, un gruppo di donne si sono unite e hanno iniziato ad allattare i loro neonati, per protesta, sui ceppi degli alberi abbattuti. Ovvio il richiamo al futuro che se ne va… Il loro nome sono mamme polacche sui ceppi. «Ogni giorno, vado in giro per Cracovia con mio marito e mio figlio e trovo nuovi alberi tagliati – spiega al “Guardian” Cecylia Malik, che ha fondato la campagna, che allora si è diffuso in tutto il paese -. Dall’approvazione della nuova legge, ogni giorno, un posto diverso, oramai da 50 giorni».
Il sindaco della città di Kielce ha perfino vietato la piantumazione di nuovi alberi perché da considerarsi «una protesta contro il governo».
Il ministro dell’Ambiente Szyszko, ha anche deciso di autorizzare il taglio di consistenti parti dell’antica foresta di Bialowieza, ultimo residuo boschivo primordiale dell’Europa. Per giustificare la decisione ha citato la Genesi, che esorterebbe gli umani a soggiogare la Terra. Il suo terzo progetto è smantellare di monitoraggio e la protezione dell’ambiente della Polonia, come risulta da una lettera al consiglio dei ministri.