L’influenza delle tempeste solari, del ciclo lunare e lo stato del clima cosmico raccolti in un data base di oltre 100 anni. I soggetti con una tipologia eliosensibile sono anche soggetti ad un incremento della pressione arteriosa. Le misure effettuate hanno riguardato la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e i Sep (Skin Electric Parameters) in particolare la resistenza elettrica cutanea (metodica registrata e approvata dal ministero della Sanità di Mosca nel lontano 1987
Il lungo fine settimana di scienza eliobiologica russo-siberiana organizzato da Renzina Bullitta e Marinella D’Onofrio, è finito con una sala colma e attenta che ha seguito senza perdere un cenno, in un esperanto cosmico, la lunga lezione in cirillico del direttore dell’Isrica di Novosibirsky il professor Alexander Trofimov aiutato dall’interprete russa Anel Nurpeissova che ha tradotto il non facile lunghissimo tema cosmico di Alexander che ci ha illuminato sulle dinamiche cosmiche che influenzano la vita, dalla fase di gestazione alla vita adulta, dove siamo soggetti alle tempeste magnetiche solari che possono colpire i soggetti affetti da patologie cardiovascolari.
Tra una lezione e una campagna di misure sono state svelate molte storie personali influenzate da fondamentali parametri cosmici come le tempeste solari, il ciclo lunare, stato del clima cosmico raccolti in un data base di oltre 100 anni che sono stati correlati ai nove mesi di gestazione con una diagnostica della tipologia caratteriale e fisiopatologica in particolare dell’apparato cardiovascolare.
In effetti i soggetti che avevano rivelato una tipologia eliosensibile erano anche soggetti ad un incremento della pressione arteriosa (influenzata dalla tempesta magnetica solare in corso) che è stata misurata su dodici soggetti. Le misure effettuate riguardavano la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e i Sep (Skin Electric Parameters) in particolare la resistenza elettrica cutanea (metodica registrata e approvata dal ministero della Sanità di Mosca nel lontano 1987 tra l’altro proprio per lo studio delle reazioni eliogeotropiche sullo stato bioelettrico dell’uomo).
Tale metodica creata dal medico tedesco Reinold Voll applica la legge di Ohm sui circuiti elettrici cutanei corrispondenti ai meridiani e misura le variazioni di resistenza (valore medio considerato normale 95.000 Ohm). Durante tempeste magnetiche solari si assiste ad un aumento della resistenza fino a 130.000 Ohm o più con una riduzione delle correnti I=V/R e della Potenza bioelettrica W=VxI che appare correlata alle funzioni d’organo e allo stato generale del soggetto (ad esempio nei meteoropatici e nei soggetti per l’appunto che subiscono l’influenza delle tempeste magnetiche solari).
Quali sono i parametri cosmici e terrestri che infine determinano lo stato di salute è da sempre al centro delle ricerche a cominciare dal fondatore dell’Eliobiologia il prof. Cichesky di cui ricorre questo anno il 120 anniversario della nascita che aveva focalizzato l’attenzione anche sulla ionizzazione dell’aria che respiriamo. Cichesky aveva collaborato con il prof. Giorgio Piccardi che aveva studiato in lungo e largo l’influenza sulla fase soluzione di tetrossicloruro di bismuto dell’attività solare e cosmica (www.cifafondation.org). Gli studi sulla transizione di fase erano iniziati nell’Ottocento con lo Storm Glass che a secondo lo stato di precipitazione dei sali indicava l’arrivo di tempeste nei mari, su cui continua a lavorare il gruppo di astrofisici della Crimea di Boris Vladimisky.
La Scuola romana di fisica dell’atmosfera di Massimo Scalia ha sviluppato negli ultimi anni uno Ions Meter che conta gli ioni positivi e negativi che potrebbero essere uno dei prodotti terminali dell’attività solare e cosmica e quindi tra i mediatori dell’influenza cosmica sull’uomo e sulla vita in generale.
Che fare per proteggersi dalle tempeste magnetiche solari e in generale dalle meteoropatie che colpiscono fasce importanti della popolazione?
Oltre all’uso di farmaci antipertensivi mirati, la Scuola russa sta mettendo a punto una serie di dispositivi magnetici e informazionali che sembrano modulare e depotenziare l’aggressività delle tempeste magnetiche solari e in generale di invertire la freccia del tempo entropica inducendo processi negentropici che rallentano i processi di invecchiamento.
Su questa linea è stato avviato un programma di ricerca a Varna in un centro Termale Bulgaro che ha mostrato come soggiorni di un mese, sembrano allungare la qualità della vita e il tempo della vita. Test preclinici sono stati eseguiti confermando questi primi dati. La generosa e particolare terra sarda con la sua antica tradizione archeologica e terapeutica (studiata dal Gruppo di Mauro Aresu) si è candidata a diventare un centro pilota internazionale di studi e ricerche sulla protezione dalle tempeste solari e per realizzare il progetto Stop Time partito da Varna che viene richiesto da più parti nel mondo ma che con questo fine settimana solare di Olbia pare proprio destinato ad essere realizzato nella bella Isola dei Giganti.
Vincenzo Valenzi, Direttore dipartimento Scienze Biomediche Unimeier, www.unimeier.eu