Il primo lancio della costellazione satellitare made in Italy

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Si tratta della più impegnativa impresa spaziale realizzata dall’Italia nel campo dell’osservazione della Terra e del primo sistema al mondo concepito per un utilizzo duale, cioè sia di tipo civile sia militare, come in particolare il controllo di sicurezza del territorio, finanziato dall’Agenzia spaziale italiana in partnership con il ministero della Difesa

Afganistan F1

Dieci anni di osservazione della Terra con satelliti Made in Italy. Nel giugno 2007, veniva lanciato dalla base spaziale di Vandenberg, sulla costa californiana, il primo dei 4 satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed. A 10 anni da quel lancio, i 4 satelliti, in piena operatività, rappresentano ancora oggi un fiore all’occhiello della tecnologia italiana nel mondo e costituiscono l’unica costellazione di tale tipologia oggi esistente a livello mondiale.
Si tratta della più impegnativa impresa spaziale realizzata dall’Italia nel campo dell’osservazione della Terra e del primo sistema al mondo concepito per un utilizzo duale, cioè sia di tipo civile sia militare, come in particolare il controllo di sicurezza del territorio, finanziato dall’Agenzia spaziale italiana in partnership con il ministero della Difesa.
Cosmo-SkyMed «osserva» l’intero globo terrestre, fornendo informazioni utilizzabili per diverse applicazioni, grazie all’elevata risoluzione delle immagini prodotte quotidianamente, circa 1.800, ai ridottissimi tempi di «rivisitazione» dei luoghi rilevati e alla rapidità con cui i dati sono resi disponibili alle differenti tipologie di utenza.
La rete satellitare viene utilizzata soprattutto per l’osservazione del territorio e la gestione o prevenzione dei disastri ambientali sia naturali sia di origine antropica, il monitoraggio costiero, dei ghiacci, delle risorse agricole e forestali e il controllo urbano degli edifici.
La distribuzione dei dati a livello istituzionale sia nazionale sia mondiale (centri di ricerca, università, amministrazioni pubbliche, agenzie spaziali, ecc.) è effettuata direttamente dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) mentre la commercializzazione delle immagini è affidata alla società e-Geos nata dalla collaborazione tra Telespazio e Asi. Ad oggi più di 1.000.000 di prodotti generati dalla analisi dei dati acquisiti sono stati distribuiti a livello mondiale: «Quello di Cosmo-SkyMed è un compleanno importante che dimostra l’eccellenza del settore spaziale italiano», ha detto il fisico e presidente dell’Asi, Roberto Battiston: «Ad una settimana dal G7 dell’ambiente che si terrà a Bologna, i 10 anni di Cosmo-SkyMed ci ricordano che i cambiamenti climatici si contrastano anche con la ricerca spaziale, che è in grado di fornirci una visione complessiva dei dati rilevanti per il monitoraggio dello stato di salute della Terra: delle 50 variabili fondamentali per l’analisi del clima 26 sono infatti osservabili dai satelliti. Si tratta, quindi, di una infrastruttura strategica che grazie ai due satelliti di seconda generazione, attualmente in fase di costruzione, permetteranno di mantenere in condizioni ottimali la costellazione negli anni a venire, aumentando, con le osservazioni ad alta precisione, anche il potenziale commerciale e scientifico dei dati osservativi, dati per i quali vi è una richiesta crescente a livello mondiale».
Il Radar in Banda X permette la produzione di immagini con differente risoluzione e dimensione dell’area osservata, caratteristica questa che fa di Cosmo-SkyMed un sistema che risponde sia alle esigenze della comunità scientifica sia alle necessità più generali della popolazione di monitorare l’ambiente e di migliorare la sicurezza sul territorio, soddisfacendo pienamente le varie finalità applicative, istituzionali e anche commerciali.
La sua caratteristica duale ha richiesto, inoltre, l’adozione di misure e tecnologie capaci di tutelare la sicurezza e la riservatezza del Sistema e delle informazioni gestite. Una costellazione unica al mondo e di fondamentale importanza nel contesto dell’attuale scenario della Space Economy europea e nazionale e che, nel futuro prossimo, potrà contare sulla continuità dei suoi servizi grazie alla realizzazione della costellazione Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione, con miglioramenti tecnologici rispetto alla prima, che prevede il lancio di un primo satellite nel 2018 e di un secondo nel 2019. Realizzato su commissione dell’Agenzia spaziale italiana da Thales Alenia Space Italia per il Segmento Spaziale e da Telespazio per il Segmento di Terra (entrambe Joint-venture Leonardo e Thales Alenia), Cosmo-SkyMed è una costellazione satellitare equipaggiata con sensori Radar ad Apertura Sintetica operanti in Banda X che permettono di osservare il nostro Pianeta sia di giorno sia di notte e in qualsiasi condizione meteorologica.