Quel mercurio nei denti che ci avvelena

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Italia inadempiente sul tema della dismissione del mercurio odontoiatrico. I danni alla salute e all’ambiente. Le patologie che possono insorgere dalla presenza di mercurio nelle amalgame dentali sono state oggetto di studio da molti anni e sono di natura diversa a seconda della natura dei soggetti colpiti ma coinvolgono in larghissima misura il sistema nervoso centrale oltre che patologie dermatologiche, allergologiche, immunitarie

Lo scandalo della tossicità delle amalgame dentali, argomento di scottante interesse per la salute dell’uomo e dell’ambiente è stato affrontato nel corso di un Convegno dal titolo «Il dente tossico. I danni alla salute e all’ambiente», organizzato dall’Associazione italiana di studio del lavoro per lo sviluppo organizzativo che ha coinvolto esponenti del mondo medico, scientifico, giuridico e politico.
Già nel ’97 la giornalista Milena Gabanelli sollevò il problema in una sua trasmissione ma come da lei dichiarato «non fu preso dai dentisti come un suggerimento da approfondire, bensì scatenò l’ira dell’ordine dei medici e dell’associazione di categoria che chiesero l’attivazione di un gruppo di esperti presso l’Istituto superiore di Sanità. Nel ’99 gli esperti hanno deciso che nelle donne incinte, nei bambini e pazienti allergici bisogna stare attenti».
Non va infatti sottovalutato che le patologie che possono insorgere dalla presenza di mercurio nelle amalgame dentali sono state oggetto di studio da molti anni e sono di natura diversa a seconda della natura dei soggetti colpiti ma coinvolgono in larghissima misura il sistema nervoso centrale oltre che patologie dermatologiche, allergologiche, immunitarie. Il messaggio è stato da parte di tutti i relatori unico: non si può continuare, per privilegiare gli interessi dei soliti noti, ad ignorare gli effetti nefasti delle amalgame contenenti mercurio o altri metalli nocivi, ma occorre sostituirle con amalgame contenenti resine composite, controllandone la biocompatibilità oppure, per chi ne ha le possibilità, possono essere seguiti i consigli del dott. Gianfranco Aiello (Presidente Accademia di estetica dentale italiana) che in un’intervista afferma: «Per chi può spendere di più c’è un nuovo sistema tedesco che permette di fabbricare direttamente sulla poltrona del dentista una otturazione in ceramica. Una penna ottica legge la cavità cariosa ripulita e modellata dal dentista; invia l’informazione ad un computer che a sua volta comanda una fresatrice a controllo numerico che “scolpisce” un blocchetto di ceramica. Quest’ultimo si adatterà nel dente come una chiave nella sua serratura. In poco più di un’ora si ottiene un’otturazione di durata illimitata e con un colore identico a quello del dente da curare».

Il presidente Aisl_O, dott.ssa Maria Grazia De Angelis, ha evidenziato gli obiettivi del Convegno volto a sensibilizzare le Istituzioni e l’intera collettività sull’importanza di un corretto e veloce recepimento della Direttiva europea per prevenire gli effetti perversi del mercurio sugli uomini e sull’ambiente, recepimento non più procrastinabile in Italia, dove la spesa sanitaria è peraltro estremamente elevata anche a causa di una noncurante e diffusa disinformazione. Focus del dibattito: il forte impatto che il pronto recepimento della Direttiva europea 847/2012 ha, oltre che sulla salute, anche sull’attività di molti professionisti e di molte aziende che operano nel settore odontoiatrico e nel settore dello smaltimento sostanze inquinanti, nonché gli effetti deleteri dei metalli pesanti sulla salute che, sebbene siano stati ampiamente studiati e dimostrati, ancora oggi, se ne sottovaluta l’importanza come causa primaria di patologie nervose, degenerative e tumorali.
«Di fatto in Italia il mercurio è ancora grandemente utilizzato per le amalgame dentali delle quali costituisce il 50% miscelato con altri elementi, e si stima che i soggetti interessati a tale problematica nel nostro Paese siano oggi circa 40 milioni di persone».
Durante il suo intervento la dott.ssa Laura Montana Trezza, ha evidenziato quanto costa all’Italia il mancato/ritardato recepimento di Direttive europee, fornendo anche proposte per evitare che l’Italia continui ad aggravare i bilanci nazionali a causa di strutturali inefficienze. Ha inoltre sottolineato come già il 10 ottobre 2013 la Convenzione di Minamata, sottoscritta anche dall’Italia, ha previsto per gli Stati aderenti l’impegno ad adottare misure idonee allo smaltimento del mercurio in conformità alle linee guida per una gestione ecologicamente corretta, stabilendo tra l’altro il divieto espresso di importare, fabbricare ed esportare prodotti che contengano mercurio. Non può essere ignorato che altre nazioni europee (Francia, Norvegia, Svezia, Olanda, Danimarca) hanno già adottato una regolamentazione specifica per limitare i danni provocati da questo metallo alle persone e all’ambiente.
Nel corso dell’incontro sono stati ampiamente illustrati dall’avvocato Angela Collia i profili risarcitori per danni causati dal mercurio in ambito civile, con particolare riferimento al danno biologico e alla normativa applicabile, al diritto penale e al diritto amministrativo per quel che concerne la tutela dell’ambiente direttive europee.

Per quanto riguarda le testimonianze del mondo medico e della ricerca, il prof. Antonio Miclavez, ricercatore di fama internazionale nella sua relazione ha voluto sottolineare come l’amalgama dentale è fonte di inquinamento anche di rame, in quanto ne contiene il 30% che si rilascia negli anni a causa dell’effetto elettrolitico. La presenza del rame libero nel sangue è infatti un aspetto dell’intossicazione cronica da agenti chimici tossici di origine endogena o esogena che genera numerose patologie che sono state elencate dal prof. Miclavez. Così come ha evidenziato che ulteriori fonti di inquinamento, oltre alle amalgame dentali, sono i tubi per l’acqua di rame, tatuaggi, utensili da cucina di rame o ramati, spirali con rame intrauterine.
L’intervento del dott. Massimo Formica ha riguardato i metalli utilizzati in odontoiatria e nei vaccini come fonte di malattia e inquinamento ambientale, soffermandosi ad illustrare la Medicina ambientale clinica che è una nuova disciplina che si occupa delle cosiddette cause ambientali delle patologie, correlate con i disturbi funzionali e le patologie croniche. Tra queste ricordiamo: insetticidi, erbicidi, pesticidi, metalli pesanti, coloranti, conservanti, elettrosmog, muffe, nanoparticelle, Ogm, e molte altre.
Il dott. Gerardo Rossi ha descritto alcune metodiche analitiche per la determinazione dell’intossicazione cronica da metalli pesanti, sottolineando come tra le varie tipologie di agenti inquinanti, quella da contaminanti inorganici è forse la più diffusa e nello stesso tempo la meno conosciuta ed indagata. Di fronte all’aumento ormai esponenziale delle patologie neurodegenerative, autoimmunitarie e delle «nuove» patologie ambientali, è quindi necessario sviluppare e diffondere la cultura dell’utilizzo di metodiche analitiche specifiche per la determinazione dei minerali organici, essenziali e tossici nell’uomo. Il mineralogramma del capello consente di determinare l’accumulo nei tessuti di molti minerali (utili o tossici).

Volfango Perotti, odontoiatra, ha evidenziato come la rimozione delle amalgame contenenti mercurio va effettuata da dentisti adeguatamente preparati, in quanto esse vanno rimosse con specifica attenzione, soprattutto per l’aspirazione dell’amalgama e dei vapori di mercurio che il trapano del dentista produce, evitando che sia assorbita dal dentista e/o ingerita dal paziente. Ha inoltre consigliato vivamente di utilizzare dei «chelanti drenanti», per eliminare i metalli tossici depositati dall’amalgama nei tessuti dell’organismo, illustrando poi un «Protocollo di rimozione» delle amalgame dentali contenente mercurio.

All’incontro è intervenuto l’on. sen. Domenico Scilipoti Isgrò, il quale, da anni si sta battendo affinché venga approvata una proposta di legge per la dismissione del mercurio odontoiatrico, proposta della quale è anche primo firmatario; tant’è che numerose sue azioni di sensibilizzazione sono oggi tenute in giusta considerazione, non solo dalla politica ma anche dai media e dalla comunità scientifica. Nel concludere il suo intervento, il Senatore ha ribadito come le amalgame per otturazioni dentali contengono oggi più del 50% di mercurio e che, secondo l’Oms, sono la principale fonte di esposizione al mercurio. Con riferimento alla potente sostanza neurotossica, il Senatore ha precisato che la maggior parte delle sostanze tossiche accumulate nel corpo sono, infatti, rappresentate dal mercurio (oltre quello ingerito con alimenti contaminati), contenuto nell’amalgama dentaria, sia quello inalato, sia quello assorbito nella messa in opera o nella rimozione usata per le otturazioni; questo, ha proseguito il Senatore «compromette gravemente il funzionamento del sistema immunitario dell’organismo umano, causando intossicazioni che, in parte, potrebbero sfociare in gravi patologie degenerative croniche». Il Senatore ha chiuso il suo intervento, sottolineando, che «i cittadini sono ancora in attesa che venga messo in calendario il Ddl n. 3510, “Delega al Governo per l’adozione di norme in materia di applicazione del principio di precauzione in materia di uso del mercurio in odontoiatria”, presentato da me alla Camera nel lontano 2008».