Una giornata che vedrà la presentazione della Giornata missione natura, l’introduzione alla Giornata sui parchi e grande fauna con l’avvio di una discussione aperta «Dove vanno oggi i Parchi nazionali» e la proiezione di documentari, spot e videoclips «Ambasciatrice internazionale del lupo»
Si svolgerà il 1° luglio presso la sala convegni Hotel Filippone a Gioia dei Marsi (Porta romana del Parco nazionale d’Abruzzo) il Convegno «Giornata missione natura» organizzato dal Centro europeo per la formazione (Ceform) e da Agens con l’ausilio del Centro parchi internazionale di Roma.
Una giornata che vedrà la presentazione della Giornata missione natura, l’introduzione alla Giornata sui parchi e grande fauna con l’avvio di una discussione aperta «Dove vanno oggi i Parchi nazionali» e la proiezione di documentari, spot e videoclips «Ambasciatrice internazionale del lupo».
Si affronterà anche la questione legata alla «Carta di Assisi» lanciata alla due giorni svoltasi ad Assisi dove Federsolidarietà ha sottoscritto un codice etico anti «Mafia Capitale», la Carta di Assisi per l’appunto, che delinea il modello d’impresa fatto di conoscenza, trasparenza, rispetto della persona e del lavoro e di come questo possa permettere il realizzarsi della pace con la natura.
Altro tema di discussione, anticipato dalla proiezione del documentario, sarà quello sulla convivenza con i grandi predatori, con il lupo «cattivo»e di come si possa trasformare il problema in una risorsa.
Inoltre saranno in programma presentazioni significative in tema natura.
Un convegno che pertanto affronterà principalmente due temi di forte opinione pubblica ossia il tema parchi, dove l’associazione ambientalista Wwf si era in passato espressa definendo la riforma delle Aree protette, varata pochi mesi fa, quasi una «sanatoria» per le applicazioni distorte della legge 394 e dove la Natura protetta d’Italia continua di fatto ad essere un «affare di Stato» e il tema relativo alla gestione del lupo dove la stessa associazione ha da anni intrapreso una battaglia volta a sfatare i luoghi comuni e le fake news che hanno contribuito a creare un’atmosfera di ostilità nei confronti del lupo che continua ad essere un grandissimo patrimonio naturale da tutelare e che invece negli ultimi mesi ha visto la sua prima causa di morte essere originata da incidenti stradali e bracconaggio.