Tra le più significative realtà del Mezzogiorno per ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, nonché una delle più avanzate infrastrutture spaziali in Europa. È in grado di ricevere ed elaborare dati di cruciale importanza per il monitoraggio del nostro pianeta e dei cambiamenti climatici nonché per la sicurezza marittima nel bacino del Mediterraneo
È dedicato al professor Giuseppe Colombo, scienziato e matematico dell’Università di Padova, pioniere di innovativi progetti spaziali anche per la Nasa, ed è uno dei centri di terra più avanzati al mondo per osservazione, studio e monitoraggio della Terra tramite i satelliti.
Il Polo Spaziale di Matera, costituito dal Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal Centro spaziale di Matera di e-Geos (frutto dell’accordo tra Telespazio all’80% e ASI al 20%), tra le più significative realtà del Mezzogiorno per ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, nonché una delle più avanzate infrastrutture spaziali in Europa.
Il Polo Spaziale di Matera ha ricevuto di recente una visita autorevole. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha infatti visitato il centro spaziale: ad accogliere il Capo dello Stato, c’erano il Presidente dell’Asi, Roberto Battiston e il Direttore Generale Asi, Anna Sirica, insieme al Presidente e all’Amministratore Delegato di Leonardo, rispettivamente Giovanni De Gennaro e Alessandro Profumo.
Il Centro di Geodesia Spaziale di Matera era stato inaugurato nel 1983 grazie a uno sforzo congiunto del Piano Spaziale Nazionale del Cnr, della Regione Basilicata e della Nasa.
Gestito per conto dell’Asi dalla società e-Geos, il Polo di Matera con il suo centro di «Geodesia spaziale» è punto di riferimento italiano (e internazionale) per le attività di geodesia studiate direttamente dallo spazio. Con una superficie di 100mila metri quadrati, 8 antenne operative e quasi 150 addetti, è leader nella fornitura di dati scientifici di alta precisione agli utenti di tutto il mondo, servizi di geodesia, osservazione della Terra e sicurezza, che rivestono un’importanza crescente per clienti privati e istituzionali a livello globale. «Il Centro è un nodo fondamentale per la comunità scientifica internazionale, sia come osservatorio sia come centro raccolta e analisi dati legati all’osservazione della terra, le cui attività sono finalizzate alla determinazione precisa di fondamentali parametri, come le caratteristiche del campo gravitazionale, e di fenomeni geodinamici, come lo spostamento dei poli, le maree terrestri e i movimenti della crosta terrestre», spiega il presidente dell’Asi, Roberto Battiston.
«Matera rappresenta un polo di eccellenza per l’osservazione della Terra a livello internazionale, nodo fondamentale della rete di teleporti di Leonardo, che comprende siti in Italia, Brasile, Argentina e Romania – ha dichiarato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo -. Grazie alle tecnologie d’avanguardia che impieghiamo nel Centro Spaziale e al contributo di innovazione delle donne e degli uomini che vi lavorano, siamo in grado di ricevere ed elaborare dati di cruciale importanza per il monitoraggio del nostro pianeta e dei cambiamenti climatici nonché per la sicurezza marittima nel bacino del Mediterraneo».
Il Centro ospita infine il segmento di terra civile della costellazione italiana Cosmo-SkyMed, il primo sistema satellitare al mondo per l’osservazione della Terra a scopo duale (cioè sia civile sia militare). Costituisce inoltre una delle stazioni principali di terra dell’Agenzia spaziale europea per la ricezione ed elaborazione dei dati radar e ottici acquisiti dai satelliti «Sentinel» del Programma Copernicus di osservazione della Terra dell’Unione europea, per cui garantisce anche un servizio di fornitura di mappe satellitari per la gestione delle emergenze.
I dati satellitari delle due costellazioni sono fondamentali per scopi quali lo studio dei cambiamenti climatici, l’osservazione del territorio, la prevenzione e gestione dei disastri ambientali, il monitoraggio costiero, dei ghiacci, delle risorse agricole e forestali e il controllo urbano degli edifici. A Matera vengono anche svolte, per l’European Maritime Safety Agency, attività di acquisizione ed elaborazione dei dati satellitari che consentono il monitoraggio dell’inquinamento marino da petrolio e l’identificazione delle navi responsabili di attività illegali nel Mediterraneo e nel Mar Nero: «L’Asi ha previsto un potenziamento di Matera – aggiunge Battiston – sia relativamente alla parte di osservazione della terra con la partecipazione all’infrastruttura nazionale sui Big Data che raccoglie i dati del sistema nazionale di osservazione della Terra Cosmo-SkyMed e di quello europeo delle sentinelle di Copernicus, sia relativamente alle tecnologie innovative nel settore della telecomunicazione quantistica spaziale, campo in cui l’Italia è all’avanguardia a livello mondiale».