Perché non studiare anche segnali biologici debolissimi?

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«Cosmos and Biosphere» non tratterà solo di astrofisica di Cosmic Wheather e di influenze sulla salute umana e sul clima locale, ma anche di fenomeni fluttuanti e di interazioni deboli e super deboli in biologia che potrebbero spiegare alcuni influssi sulla salute umana e la vita in generale, dai cambi di umore, alle recidive dolorose di forme reumatiche, agli ictus, agli infarti cardiaci, ecc.

«Cosmo e Biosfera», la Conferenza internazionale di Crimea che si terrà ad Alustha dal 2 al 6 ottobre, in sé porta domande a cui non possiamo più far finta di niente mentre il clima di questa estate mette in ginocchio la vita agricola dell’Italia e non solo, con sprazzi di follia meteorologica che sono superati solo dagli sprazzi di delirio umano, come le vicende anomale e deliranti di questi giorni ci informano tristemente, in una serie di vicende dove la oscurità della mente si associa alla oscurità delle regie politico-militari che sovraintendono ai kamikaze di questa parte del Globo che ci ricordano alla lontana altri kamikaze e purtroppo altre carneficine di guerre convenzionali che hanno seminato morte e terrore in Europa giusto un secolo fa e buon ultimo 70 anni fa anche nella bella San Pietro che ricorda con un Museo di Guerra a cielo aperto le pazzie del nostro mondo ispirate allora dal delirio hitleriano che poi era un delirio tutto europeo.

Ma «Cosmos and Biosphere» non tratterà solo di astrofisica di Cosmic Wheather e di influenze sulla salute umana e sul clima locale, ma anche di fenomeni fluttuanti e di interazioni deboli e super deboli in biologia che potrebbero spiegare alcuni influssi sulla salute umana e la vita in generale, dai cambi di umore, alle recidive dolorose di forme reumatiche, agli ictus, agli infarti cardiaci, ecc.
Grande attenzione viene prestata dal mondo scientifico dell’ex Unione Sovietica ai lavori di Jacques Benveniste
i cui studi fervono a livello di ricerca di base e applicata con lo sviluppo di tecnologie che sfruttano le scoperte di Benveniste che dalle nostre parti gli sono valse un paio di IG Nobel.

Il vizietto di dichiarare come non scientifico ciò che non è noto o poco presente nella letteratura scientifica, resta un cappio al collo della scienza europea e occidentale che prima si toglie e meglio è, sempre che non si voglia continuare a brancolare nel buio su stati di interesse patologico primario come le intolleranze alimentari e ancor peggio le intolleranze farmacologiche che mietono solo negli Usa 100.000 morti all’anno con 5 milioni di reazioni avverse di cui la metà gravi.
Oltre che ad assumere un tono di sufficienza verso tradizioni millenarie come quella cinese dell’agopuntura, quella indiana yogica fondata sulla conoscenza dei Chakra, o anche su quella sarda, che nelle Tombe dei Giganti e su altri siti di interesse terapeutico attuale tutt’altro che banale, è al centro di nuove ricerche internazionali sull’asse sardo-siberiano.

Per non parlare degli sviluppi biotecnologici successivi alla geniale opera di integrazione tra elettronica e meridiani fatta dal medico tedesco Reinold Voll ed evolutasi su livelli superiori in nuove tecnologie di seconda e terza generazione, che consentono l’acquisizione di segnali biologici debolissimi con informazioni preziose per la diagnosi precoce e la guida alla terapia a 360 gradi, da quelle non convenzionali, alla scelta dei cortisonici, fans, gastroprotettori, antistaminici antipertensivi ecc.

Last but not least va segnalato lo sviluppo ultimo impresso da Luc Montagnier al pionieristico lavoro di Jaques Benveniste sulla diagnostica di infezioni batteriche e virali endogene grazie ai segnali molecolari elettromagnetici e quantistici, grazie ai quali fare diagnosi di patologie infettive cronicizzatesi e incistate all’interno del DNA umano come nel caso dell’Herpes che una volta entrato non se ne va più e di tanto in tanto ritorna dall’interno all’esterno, sulle labbra, sulla pelle e su altri luoghi più fastidiosi e pericolosi.

Su questi lavori ci sarà da riflettere e lavorare in particolare in relazione alle vaccinazioni dove innestiamo nel corpo umano componenti batteriche o virali che poi, potrebbero, alla stregua del virus dell’Herpes, non uscire via così semplicemente con un po’ di febbretta eritema ecc., ma potrebbero restare e fare danni non solo acuti ai sistemi immunitario nervoso e non solo

Se invece di farsi venire pruriti radiativi e stati di coscienza alterati da ortodossie e voglie di non sante inquisizioni, si prendesse visione di ciò che accade in mondi che non sono secondi a nessuno, neanche ai grandi dell’Impact factor, forse si potrebbero fare meno errori inutili che logorano il prestigio della classe medica e dell’intero mondo accademico come le troppe reazioni avverse segnalano a medici e pazienti deviandoli dall’uso di grandi farmaci che sono vissuti con timore da un po’ tutti con estrazioni dentali trattate con un po’ di ghiaccio e non un bel set di antibiotici antinfiammatori e cortisonici e gastroprotettori se servono per qualche ora giorni.
Una vacanza di studio in Crimea potrebbe essere consigliata, non è lontana come Bakinur ed è pure più bella.