Per trovare un anno simile bisogna andare indietro al 1945, anche in quell’anno ci furono 9 mesi su 12 pesantemente sotto media (il deficit fu -29%, quindi leggermente inferiore). Dal punto di vista termometrico il 2017 ha fatto registrare, per l’Italia,un’anomalia di +1,3°C al di sopra della media del periodo di riferimento convenzionale 1971-2000, chiudendo come il quarto più caldo dal 1800 ad oggi
Dal punto di vista meteorologico l’anno si chiude con novembre e si conferma uno dei più caldi, secondo solo al 2003, e uno dei meno piovosi, secondo solo al 1945. Interessante è la statistica che emerge da una nota dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) dalla quale emerge la sequenza di questo fenomeno che attesta come la temperatura si aumentata di 1,3°C rispetto alla media, e la perdita di pioggia sia stata del 30%.
A seguire la nota con l’esame nel dettaglio.
Con novembre si conclude l’anno meteorologico 2017 (dicembre 2016-novembre 2017). Dal punto di vista termometrico il 2017 ha fatto registrare, per l’Italia,un’anomalia di +1,3°C al di sopra della media del periodo di riferimento convenzionale 1971-2000, chiudendo come il quarto più caldo dal 1800 ad oggi, pari merito agli anni 2001, 2007 e 2016. Più caldi del 2017 sono stati solo il 2003 (con un’anomalia di +1,36°C), il 2014 (+1,38°C rispetto alla media) e il 2015 che resta l’anno più caldo di sempre con i suoi +1,43°C al di sopra della media del periodo di riferimento.
Più significativa è risultata l’anomalia pluviometrica del 2017, che verrà sicuramente ricordato per la pesante siccità che lo ha caratterizzato.
A partire dal mese di dicembre del 2016 (primo mese dell’anno meteorologico 2017) si sono susseguiti mesi quasi sempre in perdita: fatta eccezione per i mesi di gennaio, settembre e novembre, tutti gli altri hanno fatto registrare un segno negativo, quasi sempre con deficit di oltre il 30% e, in ben sei mesi, di oltre il 50%. A conti fatti, gli accumuli annuali a fine 2017 sono risultati essere di oltre il 30% inferiori alla media del periodo di riferimento 1971-2000, etichettando quest’anno come il più secco dal 1800 ad oggi. Per trovare un anno simile bisogna andare indietro al 1945, anche in quell’anno ci furono 9 mesi su 12 pesantemente sotto media (il deficit fu -29%, quindi leggermente inferiore).
Queste le anomalie dei singoli mesi e delle singole stagioni di quest’anno meteorologico:
Dicembre -58% 15-esimo
Gennaio +23% 144-esimo
Febbraio -15% 90-esimo
Marzo -56% 20-esimo
Aprile -37% 40-esimo
Maggio -50% 15-esimo
Giugno -53% 12-esimo
Luglio -43% 39-esimo
Agosto -82% quarto
Settembre +27% 164-esimo
Ottobre -79% secondo
Novembre +10% 109-esimo
Inverno -21% 41-esimo
Primavera -48% terza
Estate -61% quarta
Autunno -20% 39-esimo.