La Bio-Quantica è la scienza che si occupa di dare risposta alla complessità della vita, sapendo che il «riduzionismo meccanico», sia classico sia quanto-meccanico di indagine analitica, è stato storicamente incapace di interpretare la auto-organizzazione olistica dei sistemi biologici.
Pertanto la «Bio-Quantica», si propone di re-interpretare e sviluppare ricerca sulla «Energia Vitale» rilanciando come fenomeno emergente un moderno «Bio-vitalismo», basato sulle evidenze teoriche e sperimentali della bio-vitalizzazione e bio-rigenerazione degli studi sulle «Energie Sottili» (Es); cioè sulla forma di energia ed informazione che la Medicina Cinese, ed il Taoismo, lo Yoga, ed altre antiche culture già conoscevano con i nomi di «qi» o «prana» o «pneuma», ecc. a seconda della cultura e l’epoca di provenienza.
Accettando il postulato fondamentale della scienza che dice: «la Energia totale è costante poiché essa non si crea né si distrugge ma si trasforma» dobbiamo sommare anche la emergente forma di Energia «Es»; quindi la somma totale della Energia condensata come materia (EM) + la Somma della Energia vibrazionale (Ev) ed inoltre + la somma della Energia Sottile (Es), deve essere = K (costante).
Allora le Variazioni (V) di tale somma per definizione sono uguali a Zero.
Cioè: V (EM) + V (Ev) + V(Es) = 0 da cui ricavo l’incognita: «+ V (Es) = – V (EM) – V (Ev)».
Pertanto possiamo definire la equazione precedente come «Principio di Fertilità evolutiva» che dice che la evoluzione dei sistemi viventi si ottiene per incremento della incognita (+ Es) a spese della degradazione della Materia (- EM) e/o della diminuzione della Energia vibrazionale (-Ev).
La evoluzione del sistema da materia inerte ed energia meccanica, dà quindi vita alla auto-organizzazione complessa degli esseri biologici, mediante una trasformazione «neg-entropica-circolare» che mediante la Energia Sottile (Es) genera la vita.
Questa è in breve la sintesi semplificata che permette di fare riferimento alle «Energie Sottili» come forma di «Energia vitale» evolutivamente relativa alle trasformazioni di materia (EM) ed Energia (Ev).
Il mettere in evidenza la Energia Sottile (Es) comporta quindi un netto superamento della scienza «meccanica» in quanto questa ha confuso la soggettività della nostra percezione in una falsa unicità e oggettività della realtà macroscopica, che è culturalmente e storicamente acquisita durante tutta l’epoca industriale oggi obsoleta.
In vero ciò che percepiamo come forme e colori suoni, emozioni è una costruzione della sinergia tra Mente / Cervello che realizza una visione del mondo come anticipazione delle nostre probabili interazioni nell’ambiente.
Pertanto comprendendo la costruzione cerebrale della percezione, la realtà contemporanea diviene più soggettiva che oggettiva, come è possibile dimostrare facendo riferimento agli stati mentali indotti dalle tecnologie della «realtà virtuale» nonché della «Intelligenza Artificiale» nella azione di un cambiamento del nostro modo consueto di vedere il mondo. Infatti le alternative percettive ed emozionali vengono a dipendere dai nostri stati di intenzionalità e di coscienza i quali attivano la immaginazione la creatività con modalità capaci di andare oltre nella scienza a nell’arte a ciò che è stato conservativamente percepito come realtà oggettiva.
Purtroppo anche la «meccanica quantistica» ha voluto ricadere nell’errore riconducendo la interpretazione quantica in modo da passare linearmente dal microcosmo quantico probabilistico al macrocosmo deterministico classico. Per far questo la Meccanica Quantistica è ricorsa allo stratagemma di far arbitrariamente scomparire il dualismo della onda associata al corpuscolo quantico (si parla infatti di «Crash della Onda») per limitarsi a calcolare le nuvole di densità di probabilità di trovare unicamente le particelle.
Purtroppo, e con questo trucchetto, di fatto si elimina la importanza delle onde e con esse del campo elettromagnetico associato alla funzione d’onda quantica come abbiamo messo in evidenza focalizzando come DNA nella Bio-Quantica assuma due funzioni, A) la prima per contatto DNA/RNA che serve a produrre proteine lineari; B) la seconda elettromagnetica quantica capace di irradiare a distanza «biofotoni» contenenti caratteri morfogenetici, necessari per dare forma funzionale alle proteine. Pertanto il DNA non e più visto soltanto come contenitore di codici genetici dati ma come un sistema di comunicazione e coordinamento della bio-informazione.
In conclusione la «Bio-Quantica» aprirà la immaginazione verso nuovi livelli di consapevolezza e più elevati gradi di conoscenza, sviluppando chiavi alternative di interpretazione ed elaborazione della realtà ancora recondita, permettendoci di ampliare le capacità simboliche di rappresentazione del pensiero creativo contemporaneo, finalizzato al miglioramento evolutivo dalla vita dell’uomo e dell’ambiente naturale.