Un regalo di Galletti ai delfinari sulla pelle dei delfini

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foto di M. Rosso
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Inaccettabile la modifica alla norma che tutelava i delfini in cattività e che adesso permetterà ai visitatori di entrare in vasca con gli animali. Sempre più urgente una rieducazione ambientale degli italiani a cominciare dai ministri

L’Italia ha perso la visione globale dell’ambiente 

I nostri ministri si confermano incompetenti dal punto di vista ambientale e aggiungono errori ad errori suscitando le proteste di Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, a proposito di un intervento pro delfinari.
«In tutto il mondo – si legge nella nota – grazie alla pressione esercitata da associazioni, opinione pubblica e scienziati, si registrano importanti passi avanti verso la progressiva dismissione degli zoo d’acqua. E invece l’Italia (il Paese che in Europa fino a qualche giorno fa offriva ai delfini in cattività quanto meno la migliore difesa legale possibile) fa un bel regalo ai delfinari sulla pelle dei delfini “grazie” all’intervento dei ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche Agricole».

«Sarebbe davvero interessante sapere su quali basi scientifiche sarà possibile consentire ai visitatori l’accesso nelle vasche con i delfini – afferma Rosalba Giugni, presidente di Marevivo –. I delfini sono l’interfaccia fra le profondità e la superficie del mare, sono il simbolo della libertà e della gioia di vivere. Un delfino in cattività non può essere compreso nella sua vera natura né tanto meno può contribuire ad educare e sensibilizzare il pubblico sulla conservazione della biodiversità marina».

Marevivo è impegnata nella protezione dei delfini e nella campagna contro la loro cattività con la Lav. Fra le varie iniziative, l’Associazione si sta muovendo per promuovere l’istituzione di un’area marina protetta nel Golfo di Taranto, un luogo che vede una fortissima presenza di cetacei minacciati, però, dagli airgun utilizzati per esplorare i fondali alla ricerca del petrolio. In questa zona, come nel Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini nel mar Ligure, è possibile osservare delfini e balene senza dover andare in un delfinario, avvalendosi di giovani che, alla ricerca scientifica finalizzata alla tutela della specie, coniugano attività di avvistamento, educazione ambientale e turismo sostenibile.

«Andate a vedere questi animali nel loro ambiente naturale per provare quelle emozioni uniche che solo l’incontro con un animale selvatico in libertà può suscitare – prosegue Rosalba Giugni -. L’Italia con oltre 8mila chilometri di coste e 30 aree marine protette offre innumerevoli possibilità di avvistare questi straordinari mammiferi marini».