La procedura di bonifica dall’amianto parte dopo 30 giorni dalla comunicazione all’Asl e può avvenire in 3 diverse modalità: incapsulamento, confinamento e rimozione. Quest’anno la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto i nuovi incentivi per la casa e di conseguenza sono previste detrazioni anche per la rimozione dell’amianto
Oggi parliamo di come viene smaltito l’amianto, cosa ne comporta la procedura e cerchiamo di chiarire una serie di questioni molto importanti come ad esempio il costo della bonifica da amianto e i contributi previsti dallo Stato per la bonifica di aree contaminate da amianto.
È importante essere bene informati sulla bonifica dell’amianto dal momento che ne va di mezzo la nostra salute.
L’amianto è un aggregato di minerali molto comune in natura. È conosciuto per le sue proprietà ignifughe, termoisolanti e fonoassorbenti, doti che hanno incentivato il settore dell’edilizia a utilizzarlo, soprattutto per quanto riguarda la coibentazione di edifici. Tuttavia la pericolosità dell’amianto sta nelle sue polveri, che se vengono inalate, possono compromettere in maniera grave i polmoni (spesso sono origine di tumori).
Procedura di bonifica dall’amianto
Innanzitutto precisiamo che la sola presenza di amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute: il rischio è connesso allo stato di conservazione, per cui «se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che sussista un pericolo».
Vediamo quali sono i passi per procedere alla bonifica. Considerando che la bonifica negli edifici privati è una responsabilità dei proprietari, innanzitutto bisogna accertare la presenza dell’amianto dopo di che:
comunicare all’Asl di riferimento la rilevata presenza di amianto (obbligatoria ai sensi della legge inerente la bonifica dell’amianto del 27 marzo 1992 n. 257, tant’è che la violazione è suscettibile di sanzione pecuniaria che può superare anche i 2mila euro. D’altronde oggi giorno, almeno a livello teorico, le punizioni inerenti gli ecoreati si sono inasprite, fino a prevedere per l’impedimento del controllo e l’omessa bonifica la reclusione fino ad un massimo di 15 anni, in aggiunta ad ammende pecuniarie fino a 100mila euro, e alla possibilità di confisca dei beni).
La procedura di bonifica dall’amianto parte dopo 30 giorni dalla comunicazione all’Asl e può avvenire in 3 diverse modalità: incapsulamento, confinamento e rimozione.
L’incapsulamento è un trattamento a base di prodotti penetranti o ricoprenti. I vantaggi di questo processo consistono sia nei tempi molto brevi, sia nei costi contenuti e presenta rischi minori sia per gli addetti ai lavori sia per l’ambiente. Lo svantaggio sta nel fatto che con il passare del tempo può succedere che l’incapsulamento si alteri o si danneggi.
Il confinamento invece è un’operazione che consiste nel posizionare una barriera a tenuta tra le aree «sane» e quelle dove si trova l’amianto.
L’ultima delle ipotesi, la rimozione è sicuramente la più efficace poiché elimina radicalmente e in toto l’amianto ma è gravata da aspetti negativi. Questa infatti espone i lavoratori a livelli elevati di rischio a causa delle polveri che vengono sollevate durante il trattamento.
Una volta che i lavori saranno conclusi l’amianto rimosso dovrà essere trasportato in discariche autorizzate che rilasceranno al proprietario, entro 90 giorni dal conferimento, una copia del Fir (Formulario di identificazione rifiuti).
Quanto costa la bonifica dell’amianto?
Cerchiamo di capire però a quanto ammonta il costo della bonifica da amianto. I casi specifici sono due: condomini e case private.
Per quanto riguarda il condominio, la spesa va affrontata dai condomini, anche se in realtà qualora l’amianto sia stato installato dopo il 1992, i condomini possono fare ricorso e far pagare la ditta che si è occupato della costruzione, poiché in quell’anno in Italia è stato espressamente vietato per legge l’impiego dell’amianto.
Nel caso di un proprietario singolo il caso non si pone: la spesa ricade interamente su di sé.
I prezzi che vi proponiamo per il costo della bonifica dell’amianto, ovviamente sono prezzi indicativi, che possono variare in base all’azienda o in base all’altezza della tettoia, alla sua accessibilità, alla difficoltà di smontaggio, alla distanza della località dalla discarica, etc.
Incentivi e detrazioni fiscali 2018
Quest’anno la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto i nuovi incentivi per la casa e di conseguenza sono previste detrazioni anche per la rimozione dell’amianto.
È possibile beneficiare di due tipologie di incentivi, a seconda del tipo di lavoro che deve essere svolto:
• Bonus ristrutturazioni 50%, dedicato a privati cittadini, soci di cooperative, società semplici, imprenditori individuali, ma solo per gli immobili non considerati merce o beni strumentali.
• Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, rivolto a privati cittadini, enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciali.