Lince misteriosa…

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Copertina libro Lince Tassi
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La ricerca ufficiale ha decretato la sua estinzione all’inizio del XIX secolo ma nel libro di Franco Tassi si racconta un’altra storia: dalle ricerche ai dati storici che sono forse una ricchezza unica di documenti e riferimenti… fino agli ultimi racconti, segnalazioni, tracce, prove

Un piccolo libretto di 95 pagine ma dotato di un peso notevole come soltanto i grandi esperti e ricercatori sanno fare. È il caso di «Misteriosa Lince» di Franco Tassi, edito da Stella Mattutina Edizioni.

Il racconto di questo felino, fra i più elusivi del mondo animale, avvince come un giallo e può benissimo essere preso come modello per spiegare l’Italia e chi gestisce l’Italia della ricerca.

Una delle massime di Karl Popper, ricorda Tassi, è che «la ricerca non ha mai fine». Ma per coloro che della ricerca ne fanno un fatto di potere personale questo non è vero.

Quando un giorno si scriverà la storia della ricerca scientifica in Italia, amare saranno le scoperte perché quantificheranno i ritardi e i danni che queste situazioni hanno determinato. Quando si dice che in Italia comandano le mediocrità ed il potere è nelle loro mani, quando si dice che l’ignoranza e le false notizie dilagano, non si deve guardare in basso ma in alto.

Franco Tassi può essere ben considerato un combattente della ricerca. E quando, come sempre accade nel Bel Paese, non si ha la forza di confutare una tesi, si passa al discredito.

Questo libro di Franco Tassi può benissimo essere una summa di tutto ciò. Una vita dedicata alla Natura, a salvare e proteggere la Natura, a scoprirla e a descriverla, una serie infinita di atti, di gestione della cosa pubblica, di libri e articoli… ma sempre sotto osservazione, sempre a dover dimostrare e a difendersi da accuse kafkiane.

Questo libro racconta tutto, dalle ricerca ai dati storici che sono forse una ricchezza unica di documenti e riferimenti… Racconta attraverso testi antichi le tappe della ricerca che si sono fermate all’inizio del XIX secolo quando la scienza ufficiale ha decretato l’estinzione di questo felino. Discorso chiuso e mai più ripreso anche in presenza di segnalazioni, tracce, racconti, prove. Ed anche quando specialisti del peso di Baccio Baccetti, Danilo Mainardi, Giuseppe Montalenti non hanno scoraggiato i lavori di Tassi, nulla si è mosso.

Così, da un lato crescevano i lavori e gli studi dall’altro la denigrazione, nel migliore stile della peggiore Italia. È stato quindi facile relegare questo felino nel mito, nella fantasia e nella leggenda perché è più comodo «governare» in questo modo le proprie manchevolezze.

Un modus operandi già collaudato che relega chi non è allineato fra i visionari se non fra i pazzi. Ma che sta relegando invece l’Italia fra i Paesi in calo, prima culturalmente e quindi anche economicamente.

Un libro da leggere che fa riflettere.