Non solo il rilancio delle terapie naturali per eccellenza come quelle climatiche ma un lavoro di altissima scienza e tecnologia come si può evincere dalla mozione approvata a conclusione del Simposio che focalizza l’attenzione sulla creazione e l’implementazione di nuove tecnologie biofisiche di diagnostica precoce e terapie di precisione
Dall’incontro scientifico di Briançon tenutosi a metà aprile sulle Alpi innevate a 14 km dal confine italico, al X Simposio sulla Biofisica in Medicina tenutosi a Kiev a metà maggio, continua il lavoro della Comunità scientifica europea per combattere la piaga dell’Inquinamento atmosferico che come riferisce l’Oms nell’ultimo rapporto produce 7 milioni di morti ogni anno nel mondo e minaccia il futuro dei bambini colpiti da malattie allergiche, degenerative e neoplastiche.
Un paradosso della ricca modernità che ci riporta a rilanciare le forze della Natura come il Clima montano terapeutico che furono uno dei capisaldi della Terapia da Ippocrate sino all’avvento degli antibiotici e il perfezionamento della farmacologia moderna che è diventata anche essa una parte del problema dello sviluppo insostenibile, con i 100mila morti per reazioni avverse ai farmaci negli Usa ogni anno (Dati Jama), e che oggi ambisce alla terapia di precisione, alla terapia personalizzata che sembra alla portata di mano grazie alla farmacogenomica e alla farmacoelettrodinamica.
Non solo il rilancio delle terapie naturali per eccellenza come quelle climatiche (che ancora oggi sono attive nella regione Toscana per gli invalidi ma che forse bisognerebbe rilanciarle a livello nazionale ed europeo per le molteplici malattie da inquinamento urbano), ma un lavoro di altissima scienza e tecnologia come si può evincere dalla mozione approvata a conclusione del Simposio che focalizza l’attenzione sulla creazione e l’implementazione di nuove tecnologie biofisiche di diagnostica precoce e terapie di precisione.
Il report completo del Simposio offre una panoramica su sviluppi scientifici a fronte dei quali sarà bene che in Italia e nell’Unione europea si guardi con attenzione. In questa direzione sembra andare l’accordo preliminare tra l’Istituto di Fisiologia dell’Accademia delle Scienze dell’Ucraina e il Centro Interuniversitario per lo Sviluppo Sostenibile.
Si parte dalla collaborazione quotidiana tra i gruppi di ricerca per puntare a necessari programmi pubblici e privati, nel campo dello studio dei fattori del clima (in particolare la Ionizzazione dell’aria indoor e outdoor), del monitoraggio dei suoi effetti sull’Uomo con tecnologie di misure dell’impatto sui sistemi bioelettrici cutanei e sulla funzione cardiovascolare recentemente implementata con il monitoraggio delle funzioni HRV, anche grazie a sviluppi di diagnostiche elettrocardiografiche miniaturizzate che rendono possibile un estensivo monitoraggio della funzione cardiaca, che è tra i target delle intense perturbazioni meteo (sempre più frequenti) che è ben noto colpiscono non solo l’umore e le articolazioni, ma anche le arterie, con esiti talvolta fatali.
Gli atti del Simposio, prevalentemente in cirillico (limite troppe volte segnalato e ancora non superato), indicano una collaborazione scientifica senza frontiere benché i nuovi conflitti politico militari ne rallentino l’efficienza e le potenzialità.
La Scienza della Vita e le influenze climatiche nel villaggio globale, colpiscono tutti ovunque, in un rimescolamento atmosferico e cosmico di cui è bene ricordarci sempre, e ad ogni buon fine, memori che alla fine tutti, anche quelli che appaiono o sono dipinti come i peggiori, dichiarano di voler servire la Vita umana e il suo bene più prezioso: la salute, non solo nella Iss nel buio cosmico, ma anche su questa Terra, su questo villaggio globale, sarà bene che vi prestiamo più attenzione, nell’ambito delle pur legittime ambizioni di successo personale e di mercato, che debbono essere regolati nel perimetro di gioco del benessere e della salute degli Uomini. Oggi si può fare.
Vincenzo Valenzi