A Prato distrutti prodotti e confezioni non in regola

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    Termovalorizzatore sequestro forestale
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    Il Nipaaf del Gruppo Carabinieri forestale di Prato ha conferito all’impianto di termovalorizzazione di Montale (PT) materiali da sottoporre a distruzione mediante incenerimento per oltre 500 kg di peso. Oltre 2.100 confezioni, ma anche materiale sfuso, di prodotti agricoli, alimentari e agro-alimentari provenienti da sequestri operati in provincia di Prato

    A Prato, nei giorni scorsi, dando seguito a sette ordinanze di distruzione emesse dalla Regione Toscana, i militari in servizio presso il Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale (Nipaaf) del Gruppo Carabinieri forestale di Prato ha conferito all’impianto di termovalorizzazione di Montale (PT) materiali da sottoporre a distruzione mediante incenerimento per oltre 500 kg di peso.

    Oltre 2.100 confezioni (buste, scatole, sacchetti, pacchetti), ma anche materiale sfuso, di prodotti agricoli, alimentari e agro-alimentari provenienti da sequestri operati in provincia di Prato dal 2014 al 2017 a seguito di controlli eseguiti dai reparti forestali prevalentemente in aziende con proprietari di nazionalità cinese.

    I controlli avevano visto la partecipazione coordinata del Nipaaf e dei Comandi Stazione presenti sul territorio pratese, talvolta rinforzati anche da colleghi provenienti da fuori provincia. Il sequestro della merce era stato diretta conseguenza della contestazione di illeciti relativi alla disciplina su etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari disciplinata dal D.Lgs. 109/92 (Attuazione delle direttive n. 89/395/CEE e n. 89/396/CEE).

    A seguito dei sequestri, la competente Autorità amministrativa della Regione Toscana ha emesso specifiche ordinanze di confisca e distruzione attuate dai Carabinieri Forestali per eliminare i prodotti illegalmente immessi sul mercato.

    la buona riuscita delle operazioni ha richiesto ai militari di fare spola per due giorni tra Prato, dove il materiale era trattenuto in custodia amministrativa, e Montale (PT), sede del più vicino termovalorizzatore abilitato alla distruzione.

    (Fonte Regione Carabinieri forestale «Toscana», Gruppo di Prato)