La collaborazione svilupperà percorsi innovativi a caratterizzazione industriale di altissimo profilo scientifico e con particolari requisiti di qualità, di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione
Confindustria e Cnr hanno sottoscritto una Convenzione per promuovere e attivare dottorati industriali. L’obiettivo è quello di inserire, a condizioni agevolate, giovani ricercatori in azienda, con il contributo di imprese ed Università.
Nell’ambito dei rispettivi compiti e funzioni, la collaborazione tra Confindustria e Cnr svilupperà percorsi (di durata triennale) di dottorati industriali e di dottorati innovativi a caratterizzazione industriale di altissimo profilo scientifico e con particolari requisiti di qualità, di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione. L’obiettivo della partnership è di contribuire all’alta formazione dei giovani mediante la ricerca, favorire la creazione di «nuovi e migliori posti di lavoro» auspicati dalla Strategia di Lisbona e aumentare il potenziale innovativo delle imprese coinvolte.
I progetti di dottorato dovranno essere finalizzati alle 12 aree tematiche individuate dal Pnr e dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Confindustria individuerà le imprese interessate a partecipare mentre il Cnr selezionerà gli istituti più idonei e gli atenei disponibili. Con un lavoro congiunto saranno definiti i temi ed i contenuti del dottorato al fine di fissare i requisiti dei candidati e la gestione operativa del corso di dottorato. Lo studente, affiancato da due tutor (uno dell’impresa e uno del Cnr e/o Università), svolgerà parte della sua attività nell’impresa, parte in un laboratorio del Cnr e parte presso imprese e/o Centri di ricerca all’estero. I programmi di dottorato saranno sostenuti con modalità paritetiche da Confindustria attraverso le imprese e dal Cnr, garantendo così il cofinanziamento di circa 30 borse di dottorato triennali.
«Con la firma di questa Convenzione tra pubblico e privato – spiega Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria – abbiamo condiviso alcune azioni concrete da realizzare insieme per contribuire alla competitività e all’internazionalizzazione dell’industria italiana. Vogliamo rafforzare gli strumenti per reclutare i talenti del nostro Paese, perché sviluppino progetti di innovazione e ricerca nelle imprese. Sono infatti innovazione, ricerca e capitale umano gli elementi sui quali si giocherà il futuro della nostra economia: la valorizzazione delle risorse umane qualificate e il potenziamento delle attività di ricerca all’interno delle aziende, attraverso collaborazioni con Cnr e Università, rappresentano quindi i fattori chiave per la competitività».
Massimo Inguscio, presidente del Cnr, sottolinea che «la missione del Cnr può essere riassunta nell’obiettivo di creare valore scientifico e benessere attraverso le conoscenze generate dalla ricerca: l’investimento sempre più strategico del Cnr nei dottorati ne è elemento essenziale. Questo accordo infatti fa parte del nuovo progetto del Cnr per i dottorati che prevede la promozione di percorsi di altissimo profilo scientifico, che abbiano particolari requisiti di qualità, di internazionalizzazione, siano legati alle grandi sfide infrastrutturali e di ricerca europee o in collaborazione con le imprese più innovative. Sono convinto che il potenziamento dei dottorati industriali, favorendo la piena sinergia tra formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, permetta ai nostri migliori cervelli di contribuire alla crescita della competitività del Paese: investire nell’alta formazione e nella ricerca è la strategia giusta per sostenere le imprese e, al tempo stesso, per rafforzare il capitale sociale, scientifico e innovativo del sistema Paese».
(Fonte Cnr)