Gli interventi del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, contro la caccia di questi animali, sono stati colti con molto favore dalle associazioni ambientaliste
Il rapporto uomo-animali, sin dai tempi medievali, è sempre stato contrastato e a danno degli animali. Neanche quando lo studio dell’ecologia e dell’etologia hanno dipanato il velo delle credenze ed i meccanismi che legano gli animali all’ambiente ed i delicati rapporti di equilibri all’interno degli habitat.
Il lupo e l’orso sono gli animali che più di tutti stanno pagando la non risoluzione di questo rapporto. E i parchi sono sotto accusa perché rappresentano le cause della loro propagazione ed aumento delle popolazioni. E questo si inserisce in un’altra «battaglia» quella fra libertà di consumo del suolo e protezione.
Per questo gli interventi del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, contro la caccia di questi animali, sono stati colti con molto favore dalle associazioni ambientaliste.
Dopo l’approvazione dei disegni di legge delle province autonome di Trento e Bolzano che regionalizzano la possibilità di abbattimenti in deroga di specie superprotette quali il lupo e l’orso il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato la richiesta di impugnazione per incostituzionalità, se Trento e Bolzano non dovessero ripensarci, e «a dichiarare – come sottolinea Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia – l’intenzione di andare avanti con il Piano Lupo, oltre che di stringere le maglie contro l’esecrabile fenomeno del bracconaggio».
«Molto apprezzabile – dice ancora Selvaggi – anche la presa di posizione delle onorevoli Patrizia Prestipino e Michela Brambilla, dell’intergruppo parlamentare per la tutela degli animali. È solo migliorando le politiche di gestione del territorio e di tutela della natura, lasciandoci alle spalle la propaganda elettorale e facendo valere la scienza e il buon senso, che la convivenza uomo-animali sarà davvero favorita e il Paese potrà fare un passo avanti anche su questi temi, tutt’altro che secondari».
Ed anche le dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a sostegno delle posizioni del ministro dell’Ambiente Sergio Costa contro l’abbattimento di orsi e lupi previsto dalle leggi approvate dalle province di Trento e Bolzano sono estremamente positive, secondo il Wwf, e fanno bene sperare per la difesa di due specie simbolo per la natura d’Italia. Le norme approvate dalle province autonome di Trento e Bolzano vanno impugnate al più presto davanti alla Corte Costituzionale: un passaggio necessario non solo per il rispetto delle competenze costituzionali, ma anche per tutelare in modo pieno e concreto un patrimonio comune che appartiene a tutti gli italiani.
Vista la posizione compatta dei ministri competenti potrebbe esserci, finalmente, una svolta nella convivenza con i grandi carnivori ed affrontare la problematica connessa alla loro presenza sul territorio.
Secondo il Wwf «in particolare, per quanto riguarda il lupo, le soluzioni per una corretta gestione sono tutte previste all’interno del Piano di gestione del lupo che, depurato dalla previsione degli abbattimenti, elemento su cui concordano la maggior parte delle regioni, può essere immediatamente approvato».
R. V. G.