È la prima città in Italia a portare avanti questo progetto, ammesso alla fase finale per un finanziamento dell’Unione europea. Il sindaco Menesini: «Si unisce il tema dell’economia circolare a quello della sicurezza e delle manutenzioni stradali»
La plastica riciclata dai cittadini capannoresi potrebbe presto essere impiegata per produrre uno speciale asfalto ecologico, più resistente di quello tradizionale, da utilizzarsi sulle strade del territorio. È il progetto che l’amministrazione Menesini sta portando avanti assieme all’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria. Un progetto pilota che vederebbe Capannori essere la prima città in Italia a dare il via a una sperimentazione di questo tipo, finora attuata in alcune capitali mondiali come Londra.
L’idea potrebbe concretizzarsi presto. Il progetto, denominato Source-separated Collection For Climate change adaptation & mitigation through intelligent recycling «C4C», è giunto alla fase finale della selezione per essere finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera ENI – CBC «Mediterranean Sea Basin» (2014-2020) dell’Unione europea. Nel caso che l’esito sia positivo, è pronto a essere attivato a inizio del 2019.
«Siamo pronti a dare il via a questo progetto che unisce il tema dell’economia circolare a quello della sicurezza e delle manutenzioni stradali – commenta il sindaco, Luca Menesini -. Un asfalto più duraturo e prodotto con materiali di scarto a “chilometri zero” ridurrebbe i costi di intervento e renderebbe meno frequenti le manutenzioni, con importanti benefici. Vogliamo profondamente attuare questa sperimentazione nella città di Capannori, forti dell’eccellente esperienza dei “Rifiuti Zero”, di cui questo progetto rappresenta un’evoluta estensione. Per mettere a disposizione dei cittadini questa innovazione sono necessarie competenze e professionalità molto specifiche che solo grazie a programmi europei, che portano risorse, strategie e azioni congiunte possiamo attuare. Ringrazio quindi i nostri partner per l’importante lavoro che stiamo compiendo».
È già stata individuata la strada del territorio comunale di Capannori dove sarà sperimentato l’eco-asfalto: un tratto di via di Carraia. Questa è tra le viabilità comunali più transitate, perché è utilizzata non solo dai residenti ma anche per l’attraversamento del territorio e per accedere ad alcune attività produttive. Per questo è spesso interessata da interventi di manutenzione. L’asfalto ecologico che si vuole sperimentare ha la particolarità di utilizzare materie plastiche provenienti dalla raccolta «porta a porta» di Capannori. Una bottiglietta che un cittadino getta nell’apposito bidoncino potrebbe quindi trasformarsi in una risorsa a disposizione di tutti.
L’eco-asfalto, essendo composto in parte da materiale plastico, è inoltre più resistente all’usura rispetto a quello di tipo tradizionale. Per lo stesso motivo relativo alla sua composizione fa un minor uso di petrolio e quindi è più rispettoso dell’ambiente.
Il progetto «C4C», vede capofila l’Università di Reggio Calabria e ha fra i partner, oltre al Comune di Capannori, Al Manar University Of Tripoli (Libano) [Faculty of Engineering, IT & Maritime Studies, Arab Academy for Science & Technology & Maritime Transport di Alessandria d’Egitto (Egitto), Research Business Association Technological Construction Center of Murcia Region (Spagna), Città di Reggio Calabria] Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile, Arpat, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, Ayuntamiento de Alcantarilla, Comune di Motta San Giovanni (Reggio Calabria), Zero Waste Italy e Municipality of Tripoli (Libano).
(Fonte Comune di Capannori)