Un Parco per la natura, i cittadini, l’economia

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Foto di G. Carlucci, dal sito Pnam
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Il nuovo piano d’azione prevede 15 azioni volte a rafforzare l’applicazione sul campo delle norme in materia ambientale, al fine di sfruttarne appieno il potenziale a favore di natura, cittadini ed economia. Alla luce di questo ambizioso nuovo programma che ha visto il raddoppio dei fondi per la natura, è ormai chiaro che le politiche per le aree protette del paese entrano in una nuova stagione di azioni e determinazioni per l’economia circolare dei territori

I Parchi e in generale le Aree protette sono un tema di grande attualità per le polemiche, le iniziative legislative, le tensioni con alcune associazioni di categoria, le comunità locali. Nel Parco dell’Alta Murgia c’è stato un recente cambio della guardia a livello di direzione. Abbiamo chiesto al nuovo Direttore, Domenico Nicoletti, un suo breve intervento sulla politica dei parchi, sull’orientamento che intende attuare, sull’utilità dei Parchi. Pubblichiamo il suo intervento che è ricco di notizie e orientamenti.

 

«L’umanità è un popolo che abita una casa comune. Un mondo interdipendente non significa unicamente capire che le conseguenze dannose degli stili di vita, di produzione e di consumo colpiscono tutti, bensì, principalmente, fare in modo che le soluzioni siano proposte a partire da una prospettiva globale e non solo in difesa degli interessi di alcuni Paesi. L’interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune».

(Papa Francesco «Laudato sì»)

 

Il Direttore del Parco dell’Alta Murgia, Domenico Nicoletti

L’Unione europea (Ue) si è dotata di un quadro per la protezione della biodiversità, delle specie e degli habitat naturali che non ha pari al mondo. Dopo aver svolto un controllo di adeguatezza sulle direttive «Uccelli» e «Habitat», ha adottato un nuovo piano d’azione atto a garantire che questi strumenti legislativi consentano non soltanto di tutelare rigorosamente la natura, ma anche di migliorare la qualità della vita degli europei e creare benefici economici.

Il nuovo piano d’azione prevede 15 azioni volte a rafforzare l’applicazione sul campo delle norme in materia ambientale, al fine di sfruttarne appieno il potenziale a favore di natura, cittadini ed economia.

Alla luce di questo ambizioso nuovo programma che ha visto il raddoppio dei fondi per la natura, è ormai chiaro che le politiche per le aree protette del paese entrano in una nuova stagione di azioni e determinazioni per l’economia circolare dei territori.

Il Ministro Costa nelle sue linee programmatiche ha ribadito come «i parchi nazionali e tutte le aree protette rappresentano un capitale ambientale su cui investire, sia in termini sociali sia in termini di ricerca sia, per quanto possibile, in termini economici legati alla sostenibilità. Devono rappresentare una risorsa per i giovani e per tutti i cittadini e non devono essere percepiti come un ostacolo scomodo alla propria quotidianità». In questa direzione un profondo processo di «educazione» per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un rapporto virtuoso con la natura, rendendo più e meglio accessibili le aree protette (anche ai diversamente abili), può contribuire a rafforzare il sempre più crescente patto di amicizia con la natura.

Sulla informazione, formazione e comunicazione si gioca il posizionamento di queste realtà per favorire, come ha affermato il Ministro alle commissioni di Camera e Senato, «la promozione delle aree protette italiane nei sistemi internazionali di patrimonializzazione dell’Unesco», attraverso un aumento della loro capacità di fruibilità e un adeguato miglioramento dei servizi offerti ai visitatori, anche attraverso la valorizzazione delle conoscenze tradizionali delle comunità dei parchi nazionali».

Nel Parco nazionale dell’Alta Murgia, si riparte dalla Comunità del Parco che in piena collegialità dell’Ente, oltre al coinvolgimento dei cittadini interessati all’azione comune per la messa in valore del territorio (e-Venti del Parco), hanno inteso approvare le nuove linee guida per il varo del piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività compatibili, attraverso un «Patto ambientale» denominato «Ecosistema Alta Murgia» da sottoporre al più ampio scenario di partecipazione pubblica. Il Parco ha avviato un tavolo con la Regione Puglia – Assessorato Pianificazione territoriale – Urbanistica, Assetto del territorio, Paesaggio, aprendo con il territorio e i suoi cittadini una consultazione pubblica al fine di ampliare, in una logica bottom-up, in ossequio al principio di sussidiarietà con gli attori del territorio, la platea dei soggetti interessati partecipanti al processo di elaborazione di una strategia condivisa, consapevole della qualità del territorio.

Il richiamo alla cultura del territorio può rappresentare in diversi comparti produttivi e scientifici (agroalimentare, artigianato, turismo, paesaggio, innovazione, etc.), un «asset» strategico di fondamentale importanza e una leva di comunicazione fortemente «distintiva» per gli stakeholder locali che fanno della qualità e della tradizione un punto qualificante della propria «value proposition» e della propria immagine sul mercato.

Il Parco può essere il luogo per sperimentare insieme contenuti, partecipazione e servizi per il territorio e i cittadini: è una tappa nella formazione personale di molte persone, una presenza nelle loro menti che va a formare un tessuto di conoscenze e di emozioni che non dura lo spazio di una visita, ma perdura nella vita, collegandosi a infinite altre esperienze, idee, desideri. Il valore di un luogo esperienziale è soprattutto questo: non ciò che contiene, ma ciò che provoca nelle persone, e nella diffusione e stratificazione di questi loro modi di sentire nelle società e nelle culture. Anche se le persone più sensibili fossero una minoranza, si tratta comunque di una minoranza numerosa, straordinariamente attiva e in forte crescita.

 

Domenico Nicoletti, Direttore del Parco Alta Murgia