Chi inquina non paga e viene incentivato

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    A Festa del Bio al Sana City di Bologna il Rapporto «Cambia la terra 2018» elaborato da FederBio con Isde (Medici per l’Ambiente), Legambiente, Lipu e Wwf, un panel di esperti, decisori pubblici, ricercatori e ambientalisti


    Gli incentivi pubblici vanno all’agricoltura «brown» e non a quella biologica, che pure copre quasi un sesto dei campi coltivati in Italia. Un settore in enorme crescita viene quindi penalizzato, mentre l’agricoltura che utilizza pesticidi, inquinando l’ambiente e mettendo a rischio la salute dei cittadini, è sostanzialmente incentivata. A dimostrarlo, i dati del Rapporto «Cambia la terra 2018. Così l’agricoltura convenzionale inquina l’economia (oltre che il Pianeta)» che verrà presentato sabato 8 settembre a Bologna nella Festa del Bio che si tiene al Sana City, il fuori salone della fiera del biologico italiano.

    A illustrare il primo rapporto elaborato da FederBio con Isde (Medici per l’Ambiente), Legambiente, Lipu e Wwf, un panel di esperti, decisori pubblici, ricercatori e ambientalisti tra cui: Maria Grazia Mammuccini di dell’Ufficio di presidenza di FederBio; Susanna Cenni, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera; Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente; Fulvio Maimone Capria, presidente Lipu; Franco Ferroni, responsabile agricoltura Wwf; Lorenzo Ciccarese, ricercatore Ispra; Patrizia Gentilini, Isde.

    Il Rapporto è il primo documento di analisi di «Cambia la Terra – No ai pesticidi, sì al biologico» è un progetto di informazione e sensibilizzazione voluto da Federbio con Isde (Medici per l’ambiente), Legambiente, Lipu e Wwf, con un comitato di garanti composto da personalità del mondo dell’associazionismo e della ricerca.

    La diretta twitter #cambialaterra e lo streaming video sulla pagina facebook FederBio.

    Sito del progetto.

     

    (Fonte Cambia la Terra, Silverback)