Tumori infantili in pericoloso aumento

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Confassociazioni ambiente lancia l’allarme. La più alta incidenza di cancro compare tra 0 e 14 anni e tra 15 e 19 anni in Sud Europa e comprende Italia oltre a Cipro, Malta, Portogallo e Spagna. Bisogna «generare un virtuoso circolo di benessere per le persone e per un mondo che è di tutti e che non va trascurato mai»


«L’incidenza dei tumori aumenta sempre di più, giorno dopo giorno, e la probabilità di svilupparne uno in età pediatrica ha raggiunto cifre allarmanti. Dati inquietanti che non possono essere ignorati e che meritano una riflessione importante». Lo hanno dichiarato in una nota Alessandro Miani, Presidente di Sima (Società italiana medicina ambientale) e Antonio Persici, Presidente di Confassociazioni Ambiente alla vigilia della conferenza «Emergenza cancro: fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti» organizzata da Sima, con la collaborazione di Confassociazioni Ambiente, che avrà luogo a Roma, domani, a partire dalle 9,30, presso l’Auletta dei Gruppi Parlamentari.

«Dagli anni 70 ad oggi – ha continuato Miani – la probabilità di sviluppare un tumore in età pediatrica è aumentata in modo preoccupante e maggiormente in aree esposte a inquinanti ambientali. Dati, questi, che emergono da un recente studio dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) e pubblicato nel 2017 sulla rivista internazionale «Lancet Oncology» che ha studiato ben 62 Paesi a livello mondiale. La più alta incidenza di cancro compare tra 0 e 14 anni e tra 15 e 19 anni in Sud Europa e comprende Italia oltre a Cipro, Malta, Portogallo e Spagna. I tumori maggiormente in aumento sono le leucemie. Negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni sarebbero in aumento linfomi, carcinoma e melanoma. Ci sono poi i rischi legati all’inquinamento dell’aria con aumento di casi di tumori del polmone. In aumento anche le patologie cutanee e i tumori dell’oro-faringe».

«Il proliferare di malattie che hanno origine dall’inquinamento dell’aria, del cibo e delle acque – ha proseguito Antonio Persici, Presidente di Confassociazioni Ambiente – sono una prova inconfutabile di come stiamo rovinando il più grande patrimonio dell’uomo: il pianeta. Guardando i dati dell’Associazione italiana registri tumori, nel nostro Paese ogni giorno circa mille persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno. Dati inquietanti che non possono essere ignorati e che meritano una riflessione importante. E la missione di Confassociazioni Ambiente è proprio quella di mettere a sistema tutte le realtà sensibili alle tematiche ambientali per dare forza alla realizzazione di iniziative che non si accontentano di cambiare alcuni aspetti della società nella quale viviamo, ma che ambiscono alla creazione di un nuovo modello autentico e sano».

«Tutelare l’ambiente è un dovere per ogni cittadino – ha concluso il Presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana – affinché il suo diritto di vivere sia sostenibile nel lungo periodo. Attraverso momenti di comunicazione e incontro come quello odierno, noi di Confassociazioni (365 associazioni professionali, circa 700mila iscritti, più di 130mila imprese con 4,5 dipendenti medi), vogliamo aiutare tutti a rimboccarsi le maniche, dando vita a un flusso positivo fatto di cura verso l’ambiente, di attenzione verso gli altri, di condivisione di azione e di idee. In sintesi: generare un virtuoso circolo di benessere per le persone e per un mondo che è di tutti e che non va trascurato mai».

 

(Fonte Confassociazioni)