Life Seposso ad Ischia

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Ischia rappresenta la terza tappa del progetto, che per l’occasione presenta per la prima volta i dati raccolti nel corso delle 22 campagne di monitoraggio, del trapianto effettuato in dieci anni di osservazione, e questo dopo le tappe di Civitavecchia e Augusta-Priolo

Fino al 21 settembre il progetto Life Seposso, Supporting Environmental governance for the POSidonia oceanica Sustainable transplanting Operations, progetto realizzato con il contributo della Commissione europea che ha l’obiettivo di migliorare la Governance italiana dei trapianti di Posidonia oceanica, è ad Ischia. Il progetto, di cui l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) è capofila si avvale della collaborazione di numerosi stakeholder con cui ideare e applicare buone pratiche e strumenti software innovativi, che permetteranno di aumentare l’efficacia della pianificazione e del controllo delle attività di trapianto.

Ad Ischia, dalle 50.000 talee di Posidonia oceanica trapiantate nei fondali, è stata calcolata una crescita di nuove piantine pari a sei volte, situazione questa che, tuttavia, non ha evitato che mareggiate, pesca e ancoraggi trascinassero via circa 320 metri quadrati dei 1.600 di nuova superficie. Questi i successi e le criticità connesse al trapianto effettuato ad Ischia nel 2008, come misura di compensazione per la costruzione del gasdotto Bacoli-Ischia.

La Posidonia oceanica, vanto dei mari dell’isola, è una delle specie vegetali più diffuse nel Mediterraneo e svolge funzioni vitali per il funzionamento degli ecosistemi. Nonostante sia un habitat protetto, la presenza nei nostri mari delle praterie di Posidonia è in diminuzione, a causa di un’inadeguata gestione della fascia costiera. Ed è proprio questo l’obiettivo del progetto europeo che intende analizzare e migliorare la governance dei trapianti di Posidonia, eseguiti come misura di compensazione a seguito della costruzione di opere e infrastrutture costiere.

Ischia rappresenta la terza tappa del progetto, che per l’occasione presenta per la prima volta i dati raccolti nel corso delle 22 campagne di monitoraggio, del trapianto effettuato in dieci anni di osservazione, e questo dopo le tappe di Civitavecchia e Augusta-Priolo.

Un appuntamento in cui gli esperti biologi del progetto e ricercatori subacquei saranno presenti sull’isola per una serie di iniziative che andranno da una tavola rotonda con tutti gli stakeholder ad incontri nelle scuole, da immersioni nell’area del trapianto ad uno stand espositivo in Piazzetta San Girolamo per informare la popolazione sull’importanza della protezione di Posidonia oceanica e sul complesso tema del trapianto.

Un evento che vuole informare e coinvolgere la cittadinanza e che vuole incrementare la consapevolezza dei fruitori del mare sull’importanza dell’habitat di Posidonia oceanica, incentivando comportamenti responsabili e sostenibili e aumentando la conoscenza sul fenomeno dei trapianti in Italia e sulla loro gestione.

Elsa Sciancalepore