Il presidente dei Geologi della Puglia: «In un paese sismicamente vulnerabile, ove la prevenzione e la mitigazione sono indiscutibilmente elementi di competenza peculiari della geologia, tale assenza rivela una grave lacuna culturale e indica l’inadeguatezza metodologica con cui si affrontano tali criticità»
Il 30 settembre si celebra in Italia la prima giornata nazionale sulla prevenzione sismica dal titolo «Diamoci una scossa!». Iniziativa attuale che affronta il problema del rischio sismico, una delle principali urgenze del nostro territorio e delle nostre Città.
Ma noi italiani siamo capaci a trasformare qualsiasi cosa in banalità, a svuotarla di significato educativo, a fare sempre i primi della classe per svariati motivi… ma essenzialmente perché, appunto, siamo italiani. Poco precisi, un po’ pasticcioni e arruffoni.
Perché? Perché non si riesce a stare nel proprio seminato, nelle proprie competenze. Terremoti, si parla di terremoti quindi di sismologia, geologia, prevenzione ecc. Ma queste categorie non ci sono.
Giustamente, Salvatore Valletta, Presidente Ordine dei Geologi della Puglia, prende carta e penna e scrive ai giornali.
«L’evento – scrive – ufficialmente organizzato da Fondazione Inarcassa, Consiglio nazionale degli Ingegneri e Consiglio nazionale degli Architetti, non annovera tra i suoi principali protagonisti i Geologi, professionisti che hanno la sismicità del territorio nel proprio DNA.
«In un paese sismicamente vulnerabile, ove la prevenzione e la mitigazione sono indiscutibilmente elementi di competenza peculiari della geologia, tale assenza rivela una grave lacuna culturale e indica l’inadeguatezza metodologica con cui si affrontano tali criticità.
«Una corretta analisi del fenomeno sismico non può prescindere dallo studio del sottosuolo, luogo in cui il terremoto ha origine, si propaga e modifica le sue caratteristiche, determinandone gli effetti in superficie.
«Lo studio del sottosuolo – puntualizza – è di esclusiva competenza dei Geologi.
«Affrontare le problematiche del rischio sismico senza la competenza scientifica, tecnica e professionale dei Geologi, significa non sviluppare un adeguato ed esaustivo approccio al problema.
«In un momento storico-culturale in cui, sia mediaticamente sia socialmente, il geologo emerge quale figura chiave e di riferimento nella gestione della criticità sismica italiana, l’assenza dei geologi nell’evento “Diamoci una scossa!” rappresenta non soltanto un danno per la ricerca scientifica, che si vede privata del suo principale contributo ma, soprattutto, per la collettività alla quale non si fornisce la completa e corretta informazione».
R. V. G.