Un satellite argentino per il telerilevamento opererà con i satelliti italiani. «Con il lancio di Saocom 1A si realizza il primo passo di una idea visionaria concepita vent’anni fa, nel corso di discussioni tra l’allora Presidente Asi, Sergio De Julio, e il Direttore del Conae, Conrado Varotto, vale a dire l’idea di realizzare la costellazione italo-argentina Siasge, formata di satelliti ad apertura sintetica (Sar) di cui due in banda L (Saocom), e quattro in banda X (Cosmo Sky Med)»
Anche l’Argentina ha un suo sofisticato satellite per l’osservazione della Terra, anzi, è il primo di una coppia che funzionerà come una mini rete orbitale di telerilevamento.
Decollato la scorsa settimana a bordo di un razzo vettore Falcon 9 di SpaceX, dalla base di Vandenberg in California, il satellite funziona ed è ormai dichiarato operativo. È il Saocom 1A, realizzato dal Conae, l’Ente spaziale argentino, equipaggiato con un radar ad apertura sintetica Sar in banda L. Il lancio del secondo componente, Saocom 1B, è previsto per il 2019. I due satelliti insieme ai quattro della costellazione italiana Cosmo-SkyMed, forniti di radar ad apertura sintetica in banda X, formeranno il sistema Siasge (Sistema italo-argentino di satelliti per la gestione delle emergenze).
Un’ora dopo il lancio del Falcon 9, il primo segnale di Saocom 1A è stato ricevuto dalla stazione di controllo dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), situata a Malindi, in Kenya, e battezzata Piattaforma Broglio in onore al professor Luigi Manlio Broglio, pioniere delle attività spaziali italiane, nonché padre della piattaforma di Malindi, da dove vennero lanciati i primi satelliti italiani.
«Con il lancio di Saocom 1A si realizza il primo passo di una idea visionaria concepita vent’anni fa, nel corso di discussioni tra l’allora Presidente Asi, Sergio De Julio, e il Direttore del Conae, Conrado Varotto, vale a dire l’idea di realizzare la costellazione italo-argentina Siasge, formata di satelliti ad apertura sintetica (Sar) di cui due in banda L (Saocom), e quattro in banda X (Cosmo Sky Med) – ha commentato il presidente dell’Asi, Roberto Battiston, presente al lancio dalla base statunitense della California –. A quel tempo non esisteva né la costellazione Cosmo Sky Med, poi messa in orbita negli anni 2007-’10, né quella Saocom e la realizzazione di satelliti Sar rappresentava una grande sfida per entrambi i paesi. L’idea era però vincente ed ha stimolato lo sviluppo dell’industria spaziale nei due paesi negli ultimi due decenni, permettendo la realizzazione di satelliti di altissimo valore tecnologico che da oggi iniziano a operare insieme nello spazio e che saranno in grado di realizzare importanti ricadute economiche grazie ai dati e alle relative applicazioni. È un onore per me potere oggi testimoniare il coronamento di questo grande progetto e l’ingresso nella fase operativa che, ne sono certo, sarà sorgente di grandi soddisfazioni per i nostri due Paesi».
Obiettivo finale del progetto è l’integrazione dei dati e delle applicazioni delle due costellazioni che forniranno preziose informazioni per la gestione e la prevenzione delle emergenze naturali e ambientali. L’Asi fornirà supporto alla missione con la sua base di Matera, mentre l’Argentina metterà a disposizione l’uso dei dati di Saocom e la sua base di Cordoba. «Insieme – aggiunge il Presidente dell’Asi – Saocom e Cosmo-SkyMed faranno parte di un sistema unico al mondo per la gestione delle emergenze a livello globale».
Antonio Lo Campo