Gli inceneritori uccidono, uno studio Cnr

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Modello inceneritore Pisa
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Commissionato dal Comune di Pisa. Dall’analisi della mortalità per esposizione ad inceneritore si osservano: un eccesso di mortalità del 79% per tumore del sistema linfoemopoietico, un eccesso del 21% della mortalità per le malattie del sistema circolatorio
Questa non è una fake news o una opinione, ma lo dice uno studio appena pubblicato del Cnr e commissionato dal Comune di Pisa. Ecco alcuni estratti:

Dall’analisi della mortalità per esposizione ad inceneritore si osservano: un eccesso di mortalità del 79% per tumore del sistema linfoemopoietico, un eccesso del 21% della mortalità per le malattie del sistema circolatorio. Tra le donne si osserva un aumento del 152% della mortalità per le malattie respiratorie acute.

L’analisi dei ricoveri ospedalieri dei residenti della coorte evidenzia che a concentrazione più alta di NOx di fonte inceneritore corrispondono aumenti nel rischio di ospedalizzazione per il tumore del sistema linfoemopoietico tra gli uomini in eccesso del 41%, per le leucemie tra gli uomini in eccesso del 75%, per il linfoma non Hodgkin tra gli uomini in eccesso dell’85%, per il tumore di trachea-bronchi-polmone tra le donne, in eccesso del 34%.

Sono questi alcuni importanti passaggi di un lungo e attento studio epidemiologico commissionato dal Comune di Pisa e realizzato dal gruppo di Epidemiologia Ambientale e Registri di Patologia dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Lo studio, pubblicato a Ottobre 2017 e presentato giovedì 18 gennaio 2018 alla Cittadinanza di Putignano e Ospedaletto, ha il titolo «Indagine sulla salute dei residenti nel Comune di Pisa in relazione all’esposizione alle principali fonti di inquinamento atmosferico» e può essere scaricato per intero a questo indirizzo web.

In alternativa è possibile scaricare una breve sintesi pubblicata qui.

Lo studio ha preso in considerazione, oltre all’inceneritore Geofor di Ospedaletto, altre 7 impianti industriali inquinanti presenti a Pisa (laboratori Baldacci, Saint-Gobain, Corning, Lusochimica, Teseco, Conglomerati, All.co) oltre al traffico veicolare e alle caldaie per il riscaldamento. I risultati sono stati studiati calcolando l’effetto sulla salute di ogni singola fonte e delle fonti messe insieme e le conclusioni sono chiare e semplici.

Leggi l’articolo completo.

(Maurizio Marchi, dal sito http://www.medicinademocraticalivorno.it/)