Si vuole promuoverne lo sviluppo sostenibile del territorio e la tutela ambientale, elementi questi che non vanno in contrasto tra loro ma che al contrario, grazie ad un programma di eventi e interventi mirati, devono rappresentare il volano di crescita sostenibile del territorio. Durante il festival anche la sottoscrizione della Carta per la Legge sulla Bellezza della Regione Puglia. Quinta edizione del Festival della Ruralità, evento organizzato da Pnam e Legambiente Puglia
Un Patto ambientale che contiene dodici linee fondamentali per il territorio e rappresenta uno strumento propedeutico per la realizzazione di alcune azioni che il Parco nazionale dell’Alta Murgia (Pnam) vuole mettere in atto, e questo a dimostrazione di come il Parco voglia costruire la più grande infrastruttura sociale che è rappresentata dalla sua Comunità. Con la dichiarazione di Cesare Troia, Presidente vicario del Pnam, si sono avviati i lavori della quinta edizione del Festival della Ruralità, in corso alla Fiera di San Giorgio a Gravina in Puglia fino a domani.
L’evento organizzato dal Pnam e Legambiente Puglia, e che ha visto l’intervento dei tredici Comuni del Parco, è uno spazio espositivo interamente dedicato ai Comuni del Parco e ai prodotti tipici che vanno a comporre il nascente Paniere del Parco e dove il territorio rappresenta il vero protagonista della manifestazione.
Ed è proprio a tutela e sviluppo del territorio che si fa strada la sottoscrizione del Patto ambientale siglato tra i sindaci dei Comuni del Parco, il Pnam e la Città Metropolitana di Bari, uno strumento che è la dimostrazione di quanto sia importante la sinergia tra Enti, Associazioni e Aziende del territorio, attori questi che congiuntamente concorrono alla valorizzazione del capitale naturale, ambientale e sociale del Parco. Con il Patto ambientale si vuole promuoverne lo sviluppo sostenibile del territorio e la tutela ambientale, elementi questi che non vanno in contrasto tra loro ma che al contrario, grazie ad un programma di eventi e interventi mirati, devono rappresentare il volano di crescita sostenibile del territorio.
Si apre quindi con una sottoscrizione importante la quinta edizione del Festival della Ruralità che con l’hashtag #AltaMurgia2020 evoca l’apertura al cambiamento e il processo di sviluppo cui tende l’Alta Murgia da qui al 2020. Il Parco si fa contenitore di eventi, concorsi, laboratori e idee progettuali volti a valorizzare i giovani e le peculiarità del territorio, nell’ottica di un «ecosistema». Azioni e strumenti innovativi che mirano ad un turismo sostenibile, all’ampliamento dell’offerta culturale e territoriale, a una crescita dell’occupazione.
Importante durante il festival anche la sottoscrizione della Carta per la Legge sulla Bellezza della Regione Puglia, alla presenza dell’Assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio che ha definito il percorso avviato «un percorso nuovo, partecipato, in cui il Parco nazionale dell’Alta Murgia può ricoprire un ruolo fondamentale per la sensibilità che lo caratterizza».
La legge regionale sulla Bellezza mira a sensibilizzare sul bello, inducendo le persone a ribellarsi al brutto smettendo di violentare il territorio. Il territorio se subisce violenza non si rigenera ma dobbiamo ricordare che il suolo è vita e dobbiamo preservarlo per i nostri figli e i nostri nipoti. Una legge che va partecipata perché insieme si può realizzare la consapevolezza che quello che si fa è utile a noi stessi e a tutta la comunità.
«Il Parco nazionale dell’Alta Murgia è uno dei soggetti fondamentali del nostro territorio, ci aiuta a dialogare con il territorio e con questo protocollo ci leghiamo insieme per regalare un futuro migliore alla nostra terra», prosegue Pisicchio.
Anche la firma per il Distretto del Cibo Alta Murgia volto a valorizzare le eccellenze culinarie del territorio rappresenta uno step importante della manifestazione.
Ma il Festival della Ruralità è anche workshop, laboratori didattici, premiazioni, coking show, incontri, spettacoli.
Promuovere la bellezza del territorio che con le sue specificità rappresenta il volano per lo sviluppo non solo economico ma anche sociale. Difendere l’identità dei propri territori per assaporarne la quotidianità nella tutela, rispetto e valorizzazione del modo di vivere la propria terra.
Elsa Sciancalepore