Innovativo impianto di acquaponica a Pordenone. Minimo consumo idrico, zero pesticidi e reflui. La tecnica innovativa sperimentata nell’ambito di un progetto europeo Interreg Italia-Slovenia coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia
Produrre cibo sano e con processi sostenibili sotto il profilo ambientale. È questo uno degli obiettivi del progetto europeo Bluegrass coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, che venerdì 7 dicembre alle 10:30 presso Agroittica Friulana (Via Castellet, 10a, Porcia, Pordenone) inaugurerà l’impianto pilota per la produzione di pesci d’acqua dolce (come trota e persico), ortaggi e piante ornamentali attraverso l’acquaponica. Un impianto gemello è stato installato nella sede di KZ Agraria Koper, a Capodistria.
L’acquaponica è una pratica di produzione integrata di ortaggi e pesce che permette di ridurre l’impatto ambientale del processo in quanto prevede, nella stessa serra, la coltivazione degli ortaggi senza l’utilizzo della terra e con un bassissimo consumo di acqua, la stessa acqua usata nelle vasche per i pesci.
Il risparmio idrico totale può raggiungere il 90 per cento rispetto alle tecniche agricole tradizionali. Nell’ambito della produzione integrata, il rifiuto organico prodotto dai pesci viene filtrato e successivamente assorbito dalle piante. Questo permette di eliminare l’uso di fertilizzanti o sostanze nocive per le piante e, allo stesso tempo, permette l’allevamento di pesce senza la produzione di acque reflue che potrebbero inquinare l’ambiente. Inoltre, questo tipo di colture non prevede l’utilizzo di pesticidi.
Le varietà di alimenti da produrre sono state scelte dopo accurata indagine di mercato per capire le abitudini dei consumatori italiani e sloveni.
Il progetto è coordinato dal Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari e ha come partner Università di Lubiana, Uti del Noncello, cooperativa Shoreline di Trieste, Kz-Agraria (Capodistria). È stato finanziato nell’ambito del programma europeo di cooperazione trasfrontaliera Italia–Slovenia, Interreg 2014-2020. Partner associati sono l’azienda Agroittica Friulana di Porcia e la società Wwf Oasi che gestisce l’oasi di Valle Averto.
(Fonte Università Ca’ Foscari Venezia)