Il presidente della Cop24 infatti spiega che quando i politici hanno fiducia e sostegno da parte della propria nazione possono essere più audaci nelle loro scelte globali e coloro che vogliono agire efficacemente sui cambiamenti climatici devono essere credibili e dotati di poteri
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop24) a Katowice, in Polonia (#ClimateChange) si sta avvicinando a metà strada. A una settimana dalla fine di questo incontro arriva il discorso del Presidente della Cop24, Kurtyka Michal, il quale esorta a lavorare insieme verso le linee guida di implementazione dell’Accordo di Parigi.
Il cambiamento climatico è un problema globale e possiamo risolverlo solo se lavoriamo insieme. Oggi siamo nel 2018 e vediamo che l’ondata di ottimismo e di cooperazione globale che si respirava a Parigi è crollata e che la società globale non sembra più avere un’altrettanta mentalità globale come sembrava avere in occasione dell’appuntamento del 2015.
La prospettiva internazionale è cruciale per avviare una reale azione per il clima il cui approccio deve essere bilanciato da una prospettiva nazionale. Il presidente della Cop24 infatti spiega che quando i politici hanno fiducia e sostegno da parte della propria nazione possono essere più audaci nelle loro scelte globali e coloro che vogliono agire efficacemente sui cambiamenti climatici devono essere credibili e dotati di poteri.
Il fatto di essere a Katowice dimostra, in ogni modo, che si è interessati a trovare soluzioni alla sfida della transizione e che si è preoccupati del deterioramento degli ecosistemi, della sopravvivenza delle nazioni e della sicurezza delle comunità. Senza successo a Katowice però bisogna ricordare che non c’è un reale successo dell’Accordo di Parigi. Senza un risultato solido si rischia quindi di mettere seriamente in pericolo il pianeta lasciando l’Accordo di Parigi nella sfera della mera aspirazione. Insomma quello che deve venir fuori dalla Cop24 deve essere qualcosa di equilibrato e applicabile. Nella Conferenza si stanno affrontando una vasta gamma di problemi ma la sfida principale risiede nel forgiare il nuovo paradigma legato alla condivisione degli oneri e questo tenendo conto delle diverse circostanze nazionali.
Essere ambiziosi, realistici, risoluti, concentrati, vedere e riconoscere le prospettive future, accurati, pragmatici, questo il messaggio del Presidente di questa Cop24 ai ministri e negoziatori globali.
«Abbiamo visto il lancio del processo di rifornimento del #GreenClimateFund, con la Germania che ha raddoppiato il suo contributo, il che ha contribuito ad aumentare la fiducia per la Conferenza», parla così Patricia Espinosa C., Segretario esecutivo delle Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) in conferenza stampa. Il rapporto del gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) sarà un input chiave per le discussioni #Talanoa4Ambition alla Cop24.
Il rapporto ha avuto un impatto incredibile sulla società e ora tutti si stanno concentrando sulla necessità di raggiungere questo obiettivo e questo viste le implicazioni globali. Di contro, il Presidente della Cop24 ha dichiarato che «i negoziatori stanno lavorando 24 ore su 24. Ci stiamo avvicinando alla fase politica della conferenza, con i ministri provenienti da tutto il mondo che saranno a Katawice la prossima settimana. Possiamo confermare che il vertice dei leader ha dato un buon impulso a livello politico alla Conferenza con le banche mondiali che annunciano che verranno stanziati circa 200 miliardi di dollari in cinque anni per #ClimateFinance».
Elsa Sciancalepore