Il dialogo sconfigge l’anoressia

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È difficile riassumere in poche righe lo spirito del nuovo libro di Margherita De Napoli, il titolo stesso è un inno alla vita, un incitamento a superare tutte le prove che incontriamo durante il nostro cammino sapendo che non siamo soli. Si può inciampare, ma si trova in se stessi il coraggio di tirarsi su

La scrittrice Margherita De Napoli, dopo il successo del libro d’esordio, «Mi chiamarono Brufolo Bill» (Progedit Ed.), ha pubblicato «A tutta vita!» con la casa editrice FasidiLuna. Il romanzo ha già mosso i primi passi nelle scuole medie di Bari e provincia, un tour che porta l’autrice ad incontrare tanti ragazzi e ragazze: «Il loro entusiasmo è la mia benzina» dice.

Chi è la protagonista di queste pagine? Si chiama Genny ed è una giovanissima che sta attraversando il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza. L’immagine che vede riflessa nello specchio non le piace e così decide d’intraprendere una dieta «fai da te» cercando di assomigliare ai modelli di bellezza che vede sulle riviste patinate o in tv. Si convince che se sarà più magra tutti l’ammireranno, le vorranno bene e non sentirà più le derisioni che la fanno soffrire.

La sua autostima tentenna, diviene più fragile e chiusa in se stessa, il suo carattere da solare e spensierato si fa più introverso perché non si sente compresa. Diventa insofferente alle critiche delle sue amiche.

Anche i genitori sono spaesati dalla loro figlia che sta crescendo e sono in balia di sensazioni mai provate: la nostalgia della bambina che era solo pochi mesi prima e la speranza per la donna che sarà.

È un romanzo che ha tanti piani di lettura e va sottolineata l’importanza di aver trattato il tema dei disturbi del comportamento alimentare aprendolo anche al rapporto tra i giovani e le immagini di perfezione proposti dai mass media che tanto condizionano le giovanissime generazioni alle prese con il corpo che cambia e le dinamiche psicologiche che questo comporta.

Questa storia fa riflettere sulle difficoltà e i conflitti che i teenager affrontano.

Come farà la protagonista a venir fuori dal groviglio di emozioni? Con tatto e leggerezza l’autrice dipana la matassa ingarbugliata. La vera soluzione sarà il dialogo, dubbi e paure si dissolveranno e Genny uscirà rafforzata dalla crisi d’identità.

È difficile riassumere in poche righe lo spirito del libro, il titolo stesso è un inno alla vita, un incitamento a superare tutte le prove che incontriamo durante il nostro cammino sapendo che non siamo soli. Si può inciampare, ma si trova in se stessi il coraggio di tirarsi su. Tra episodi divertenti, risate, qualche lacrima, sfogliamo le pagine della storia di Genny e, ascoltandola, ragazzi e ragazze si riconosceranno come compagni di viaggio nella grande avventura chiamata Vita.

«A tutta vita!» è sì un libro per preadolescenti, ma anche per quegli adulti che vogliano essere empaticamente vicini ai loro figli o ai loro studenti, dunque ai genitori e ai docenti che abbiano il desiderio di affiancarli e sostenerli nel mestiere di diventare grandi.

R. V. G.