Una positiva esperienza di climatoterapia durante un avventuroso percorso a Marrakech in cerca di cure per un improvviso mal di denti e una gotta curati con medicina tradizionale e naturale
Vittime delle debolezze linguistiche e degli acciacchi dell’età (un incipiente attacco di gotta stroncato con dieta ipoacida e ipoproteica e tanta acqua a Ph alcalino, e un dente capriccioso in trattamento canalare, che resiste alle terapie pesanti farmacologiche con antibiotici cortisonici e fans mirati) dopo la galoppata sui cammelli nel palmeto di Marrakech, partiamo con grande fretta e con grande ritardo per le fonti dell’Ourika dove piccole cascate scendono fino alla vallata trasformata in una enorme meta turistica e in grande Souk, ai piedi della catena montuosa innevata dell’Atlante.
Incontriamo nel viaggio due svizzero-italiani con cui facciamo squadra aiutati dalle guide e da tutti i pellegrini delle fonti dell’Ourika. Ci si può domandare perché tanta gente affronta una scalata densa di pericoli per le deboli articolazioni dei cittadini, tra cui quello di sfracellarsi in uno dei tanti dirupi che caratterizzano la salita. La bellezza c’è, ma è niente a fronte delle cascate del Niagara o delle mille cascate che si trovano nella nostra via di sempre.
Una qualche risposta potrebbe venire dal report del dente dolente che in alto, sotto la cascata dell’Ourika torna leggero, indolente, anche a fronte di un mega thé alla menta caldo che di solito lo fa esplodere di dolore. Una climatoterapia del dolore di altitudine e dell’effetto ionico della cascata, si potrebbe ipotizzare sul modello della terapia del dolore cronico sulle colline di Pietracupa in Molise dove fu misurata una prevalenza di ioni negativi configurando una ionoterapia naturale del dolore da artrosi e da fibromialgie resistente alle comuni terapie del dolore a Roma.
Quando scendiamo a valle per il pranzo sul fiume, prima di ripartire per Marrakech, il dente riparte disturbando il pranzo e lo spirito della viandante. Si riprendono analgesici e qualche alleggerimento si osserva. Al ritorno a Marrakech attraversando la Kasba per giungere al nostro Riad (l’albergo tipico della Kasba), ripenso a rifare un cuscino speciale WR con materiali che ho visto esposti nel mercato di strada (frammenti di lana di acciaio sufficienti per gli strati con delle buste di tessuto non tessuto che avevamo già usato con un cuscino).
Questo di fatto più che un cuscino e una piccola bag orgonica che si può produrre facilmente qui a Marrakech con meno di un euro) e che nel dopo cena che il dente si risveglia anche perché qui si cena all’aperto si giunge all’ennesima assunzione di analgesici e cortisone. Che fanno molto, ma ancora una volta non bastano e quindi nella notte si passa all’uso dell’inedita applicazione orgonica con una piccola bag rosa che irradia non si sa cosa, ma con una certa efficienza e ben conosciuta da oltre 80 anni, cosicché la mattina comincia con un dente in ordine e l’ultimo giorno di Marrakech libero da dolore e infezione per Alba.
Il Dispositivo speciale come si vede si può produrre con meno di un euro qui a Marrakech e in varie forme è usato da centinaia di persone di varie età per contrastare meteoropatie dolori cronici, ustioni e ricaricare le «batterie biologiche» come si è misurato con un Eav (Elettoragopuntura id Voll).
C’è molto da studiare sulla fisica dell’Atmosfera tra primo e secondo principio della termodinamica e sul fronte delle creazione dei Potenziali spontanei in Natura (quelli che tra l’altro danno vita alle formazioni temporalesche che si scaricano nei fulmini), sull’origine del magnetismo e del potenziale vettore che mi disse Renata è la fonte sorgente del campo elettromagnetico oltre a essere molte altre cose oltre ad un ente matematico come scoperto da Bohm Arhonov e da Josephson.
Se ne parla nel numero in edicola di «Scienza e Conoscenza». Se ne scrisse a cinquant’anni dalla morte in carcere negli Usa per truffa del grande scienziato europeo allievo di Freud, Whilhelm Reich curato con De Marchi che fece il punto sulle ricerche dei principali protagonisti che negli ultimi decenni hanno studiato questa vicenda scientifica tanto rilevante in pratica quanto enigmaticamente trascurata e marginalizzata anche se da Novasibirsky a San Pietroburgo da Roma a molti altri centri di ricerche internazionali più o meno vergognosamente la ricerca teorica e sperimentale procede non finanziata e bannata.
Noi dopo averle tentate tutte per sconfiggere il dolore acuto al dente (che non si augura al peggior nemico) abbiamo dovuto ricorrere all’estrema arma orgonica. Forse sarebbe il caso di smetterla di arricciare il naso e guardare che accade nei fenomeni della Natura a cielo aperto, e con poco.
Vincenzo Valenzi