Il sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte (BN), esasperato, scrive al ministro dell’Ambiente. Una situazione che dura da tempo ed ora con l’aggiunta anche di un campo di immigrati
Lettera aperta al ministro dell’Ambiente gen. Sergio Costa
Signor Ministro dell’Ambiente Generale Costa,
sono di nuovo mortificato di dover disturbare un Ministro dello Stato per un piccolo paesino. Ma essere piccoli (sui 600 abitanti con debole influenza elettorale) non può e non deve significare che si diventa la discarica della Campania a vita, in un territorio oggetto già troppe volte di prepotenze con ben tre discariche una comunale una di zona e una regionale che hanno macchiato l’immagine e non solo del paese dei tre monti uno dei quali declassato a discarica con danni gravi alla sicurezza del territorio e alla salute pubblica, per la quale sono anche stato indagato e assolto, in quanto purtroppo il Comune su queste discariche (e anche sui migranti) è stato di fatto esautorato su basi commissariali (dai commissari governativi della maxi discarica nel 2009, ai successivi esautoramenti più o meno legali).
A fronte dell’ennesima prepotenza, ho reagito pubblicamente sulla stampa, nell’indifferenza delle autorità provinciali e regionali, con la lodevole eccezione della presa di posizione dell’Unione per la Difesa dei Consumatori che scende in campo contro la riapertura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, dove nei giorni scorsi è stato deciso di trasferire – dopo l’avvio dei lavori per il secondo lotto dell’invaso – i rifiuti tritivagliati già lavorati nello Stir di Casalduni.
«Ci uniamo ai sindaci contrari per dire No alla riapertura della discarica». Così il responsabile zonale dell’U.Di.Con Apice, Michele Mesisca, che ricorda: «già dall’apertura della discarica c’erano delle incongruenze sull’agibilità della stessa; infatti successivamente fu chiusa per tre profili di criticità: fuoriuscita di percolato; inquinamento delle falde; pericolo di frane».
Un Sindaco e i cittadini tutti che debbono fare? La magistratura a vari livelli è già intervenuta anche contro il Sindaco, poi assolto, in teoria responsabile di tutto quanto accade sulla salute dei cittadini e sulla sicurezza ambientale.
Saremo costretti a chiedere ancora ai Magistrati di intervenire se la Politica regionale e nazionale non interviene in difesa di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo ai bisogni della Regione Campania e che non può sopportare ulteriori aggressioni ambientali.
L’esperienza fortunata dell’intervento efficace del ministro dell’Interno sulla nostra situazione dei migranti, che erano stati pianificati di essere allocati ancora a Sant’Arcangelo Trimonte, realizzando di fatto un’invasione in piena regola (da 20 a 40 e poi ancora di più, su una popolazione di 200 anziani e bambini concentrata nel centro storico del Comune con il rischio di diventare come altre città dove c’è stata una crescita esponenziale della criminalità), ci fa ben sperare che il Governo possa aiutare una piccola Comunità a difendersi dagli attacchi contro la salute dei suoi cittadini e la sicurezza ambientale del territorio di Sant’Arcangelo Trimonte che ha già dato, oltre ogni limite e non può subire senza reagire a questa ennesima prepotenza contro la sicurezza ambientale e la salute.
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
6 marzo 2019 Romeo Pisani Sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte (BN)