#IoSonoMare – Conoscere per tutelare

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barriera corallina mare
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Lanciata oggi la campagna. Un calendario di eventi che si concluderà il 2 dicembre con la 21° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona per la Protezione del Mar Mediterraneo dall’Inquinamento a Napoli, scelta come cuore del Mediterraneo per parlare di blue economy, clima, biodiversità e sviluppo sostenibile


È stata lanciata oggi, in occasione della «Giornata del mare e della cultura marina», la campagna #IoSonoMare – Conoscere per tutelare, iniziativa coordinata dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm), dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Sistema nazionale per la protezione ambientale (Snpa). Una campagna che vedrà disseminate su tutto il territorio nazionale una serie di iniziative realizzate in collaborazione con le Regioni, le Agenzie regionali per la protezione ambientale (Arpa) costiere e le Aree marine protette.

Un calendario di eventi che si concluderà il 2 dicembre con la 21° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona per la Protezione del Mar Mediterraneo dall’Inquinamento a Napoli, scelta come cuore del Mediterraneo per parlare di blue economy, clima, biodiversità e sviluppo sostenibile. Un contenitore di ampio respiro all’interno del quale, in primis, verranno esposti e dibattuti i risultati dei monitoraggi svolti in attuazione della Direttiva Strategia Marina.

E allora un po’ di numeri dei monitoraggi eseguiti in porzioni di mar Mediterraneo Occidentale, mar Ionio e Mediterraneo centrale e mare Adriatico…

64 spiagge campionate per i rifiuti marini spiaggiati (in media più di 777 rifiuti spiaggiati ogni 100 m lineari di spiaggia con la plastica: bottiglie e sacchetti di plastica, contenitori per alimenti, cassette per il pesce in polistirolo, lenze da pesca in nylon, quale rifiuto ritrovato in maggiore quantità con una percentuale dell’80 %), 289 stazioni tra 10-800 m di profondità per i rifiuti sul fondo (la media degli oggetti ritrovati per Km2 è stato tra 66 e 99 con, anche in questo caso, la plastica: buste, bottiglie, involucri per alimenti e attrezzi da pesca; la tipologia di rifiuto predominante con un quantitativo pari al 77%), 2725 km2 monitorati per i rifiuti flottanti, 426.564 m2 campionati per i microrifiuti, 150 tartarughe marine (Caretta caretta) spiaggiate analizzate per i rifiuti ingeriti, 263 specie non indigene presenti nelle acque italiane, di cui il 68% ha stabilito popolazioni stabili lungo le nostre coste.

Una campagna che rappresenterà una straordinaria occasione di diffusione e condivisione delle conoscenze ed esperienze raccolte attraverso le attività di studio e controllo dei nostri mari. Un’agenda che, per quanto ancora in fieri, lancia qualche anticipazione come l’evento del 9 maggio a Genova all’interno di Slow Fish e l’evento in programma a giugno a Napoli con un convegno Ispra che illustrerà dati ed attività di ricerca in mare, quelle ad esempio legate alle emergenze da sversamento di inquinanti, ai controlli sulle piattaforme petrolifere, programmi di didattica e di scuola/lavoro.

La prossima settimana sarà pubblicata sui siti del Mattm e dell’Ispra, l’agenda completa delle attività sul territorio.

Elsa Sciancalepore