Noe in azione, sequestri per oltre 6 milioni di euro

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    Contrasto alle violazioni ambientali a Napoli, Salerno, Potenza e Reggio Calabria, denunciate 9 persone

    Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sul rispetto della normativa ambientale, i militari dei Noe di Napoli, Salerno, Potenza e Reggio Calabria hanno intensificato i controlli sulle aree di stoccaggio, impianti di trattamento rifiuti, isole ecologiche, aree di cava, aziende zootecniche ed aziende operanti nel settore della meccanica, movimentazione terra, lavaggio di inerti e produzione di calcestruzzo nelle provincie di competenza.

    A conclusione dei controlli sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 9 persone tra titolari, amministratori e gestori di aziende\imprese poiché responsabili di gestione illecita, abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, realizzazione di discarica abusiva ed inosservanza o assenza delle previste autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e scarico reflui.

    Numerose le attività di polizia giudiziaria significative operate nelle provincie interessate dai controlli.

    In Nola (NA) in militari del Noe hanno posto sotto sequestro un’area di circa 100 mq e 4 cassoni adiacenti ad «isola ecologica comunale» utilizzati per lo stoccaggio provvisorio di diverse tipologie di rifiuti (vegetazione, detriti e fango frammisti a imballaggi metallici e vetro) pari a circa 100 mc ed a Tufino (NA) un’area di cava di circa 20.000 mq la quale veniva utilizzata per la ricomposizione dei rifiuti provenienti da costruzione e demolizione non trattati, contenenti amianto.

    In Tursi (MT) è stato accertato all’interno del perimento di un’azienda, operante nel settore «gestione rifiuti», un’attività di stoccaggio di rifiuti solidi urbani e da raccolta differenziata (non pericolosi) in assenza della prescritta autorizzazione.

    In Reggio Calabria, apposti i sigilli a due aree all’interno di ditta, operante nel settore di «movimentazione terra, lavaggio inerti e produzione di calcestruzzo», di cui un’area di 5000 mq interessata dalla presenza di impianto per il lavaggio e lavorazione inerti ed un’area di 500 mq di pertinenza di un impianto di produzione di calcestruzzo, ove sono state rilevate gravi violazioni in materia ambientale riferite all’assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

    Ad Angri (SA) è scattato il sequestro di un impianto, operante nel settore di «lavorazione meccaniche, progettazione e realizzazione componenti ed assemblati di precisione», esteso su una superficie di 5000 mq per gravi violazioni in materia ambientale riferite all’assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera nonché delle autorizzazioni allo scarico dei reflui industriali ed altre in materia di sicurezza.

    Appositi i sigilli anche ad un’azienda agricola in Mercato San Severino (SA), avente per oggetto attività di «allevamento bovino, bufalino ed ovino», estesa su una superficie di 8.000 mq ove veniva effettuata una gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi (fanghi di fosse asettiche, miscugli e scorie di mattonelle, mattoni, mattonelle e ceramiche), ed abbandono sul suolo di rifiuti speciali (feci animali, letame e deiezioni animale).

    Complessivamente il valore dei sequestri ha superato i 6 milioni di euro ed ha riguardato aree di depositi e stoccaggi illeciti di rifiuti, condotte di scarico, cassoni contenenti rifiuti, nonché impianto di lavaggio e lavorazione di inerti, azienda zootecnica, impianto per la produzione di calcestruzzo, dei quali è stata sospesa temporaneamente l’attività.

     

    (Fonte Comando Generale Arma Carabinieri)