Litighiamo soltanto e mentre noi scendiamo di livello nelle graduatorie mondiali più importanti, gli altri, quelli che noi indichiamo come nemici dell’Italia e del mondo, fanno i fatti. Si attrezzano di fronte ad un mondo climatico che cambia e che presto, purtroppo, continuerà a chiedere un prezzo sempre più alto
Quando si farà il bilancio delle nostre azioni in favore dell’ambiente, si scoprirà che il livello più basso lo stiamo raggiungendo ora. Nessuna firma per facilitare il pur discutibile accordo di Parigi, aumento del taglio degli alberi, promozione del gas, nessuna iniziativa di decommissioning, stop a progetti o piani in favore delle rinnovabili, scarsa attenzione ai cambiamenti climatici in atto.
Sembriamo un nugolo di topolini chiusi in gabbia che si azzannano fra di loro il lite perenne ed in perenne campagna elettorale. Uno spettacolo indegno per l’Italia, i suoi cittadini laboriosi, la storia e la cultura di questo paese che non eguali nel mondo.
E mentre noi scendiamo di livello nelle graduatorie mondiali più importanti, gli altri, quelli che noi indichiamo come nemici dell’Italia e del mondo, fanno i fatti. Si attrezzano di fronte ad un mondo climatico che cambia e che presto, purtroppo, continuerà a chiedere un prezzo sempre più alto.
Sì, perché noi, presi da altre faccende, ci guardiamo bene dal fare i conti. Dai boschi tagliati alle frane, dalle città allagate e dai morti per straripamenti e disgrazie legate alla cattiva gestione del territorio.
Così non ci accorgiamo che il Mar del Nord brulica di fattorie eoliche. L’ultima è il «Deutsche Bucht», terzo parco eolico offshore di Northland Power, produttore canadese di energia elettrica. Il progetto eolico offshore si trova nel Mare del Nord, a più di 100 chilometri dalla terraferma nella zona economica esclusiva tedesca. I venti costantemente alti nella regione forniscono un rendimento energetico ottimale. Il parco eolico utilizzerà una delle più potenti turbine offshore attualmente disponibili (MHI Vestas da 8,4 MW). Si prevede che verranno prodotte circa 1,1 miliardi di kilowattora di elettricità rispettosa del clima all’anno. Questo è sufficiente per soddisfare le esigenze di circa 328.000 famiglie.
Il 4 aprile, è stato installato il cuore del parco eolico: la sottostazione offshore. «Con l’installazione della sottostazione offshore completato, abbiamo ancora una volta compiuto un’altra pietra miliare nei tempi previsti», afferma Jens Poulsen, Direttore di progetto presso Northland Deutsche Bucht GmbH.
Alla fine del 2019, tutte e 33 le turbine della Deutsche Bucht saranno pienamente operative. La costruzione del parco eolico è iniziata nell’estate 2018. Il completamento della fase di commissioning è pianificato entro la fine del 2019.
E potete contarci. A noi restano le parole e la corruzione.
I. L.