Per il 26 luglio è stato lanciato, in tutta Italia, il Firma Day. Sono centinaia i gruppi di base attivi da Bolzano a Palermo: ognuno di loro, attraverso le reti social, si è mosso per far sì che in quel giorno a quanti più cittadini possibile sia consentito di esercitare il proprio diritto di firma
La raccolta firme per la presentazione di un disegno di legge di iniziativa popolare che tuteli davvero i beni comuni e consenta alle future generazioni di poterne godere appieno, entra nel vivo, servono 50mila firme per raggiungere l’obiettivo. Il Comitato Stefano Rodotà, che è il promotore dell’iniziativa, sarà presente a Venaus, in Val di Susa, durante tutti e 4 i giorni del Festival Altà Felicità, dal 25 al 28 luglio.
«Pochi di noi sono consapevoli che montagne, fiumi, boschi, prati, spiagge, beni culturali, sono un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini della Repubblica — sottolinea Ugo Mattei, giurista e presidente del Comitato promotore —. Noi vogliamo che il Parlamento faccia sì che nessun Governo o Amministrazione locale possa disporre dei beni pubblici a proprio piacimento e senza vincoli».
Per il 26 luglio, inoltre, è stato lanciato, in tutta Italia, il Firma Day. Sono centinaia i gruppi di base attivi da Bolzano a Palermo: ognuno di loro, attraverso le reti social, si è mosso per far sì che in quel giorno a quanti più cittadini possibile sia consentito di esercitare il proprio diritto di firma.
Dove non ci fosse un banchetto, un gazebo, una pubblica iniziativa di raccolta, è possibile recarsi nell’ufficio elettorale del proprio comune di residenza e chiedere di poter firmare.
Da tempo il Comitato Rodotà si è premurato di chiedere a tutti i Comuni italiani di aderire all’iniziativa e di consentire ai cittadini di firmare presso gli uffici comunali. Qualora ci fossero problemi è bene scrivere immediatamente a benicomunisovrani@gmail.com
U.S.