Costa Ripagnola e la lama che non c’è più

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Costa Ripagnola, c'è stato un impegno popolare per salvarla. Foto di Fabio Modesti
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Vedremo se il Comune di Polignano, e poi la Regione Puglia, l’Autorità di Bacino e la Soprintendenza al Paesaggio dell’Area Metropolitana di Bari, abbiano mai rilasciato autorizzazioni ad un intervento di tombamento di una lama ma, soprattutto, se queste Amministrazioni vorranno ottemperare agli obblighi di ripristino dei luoghi che il Codice del Paesaggio impone loro

Costa Ripagnola ed il mistero della lama scomparsa. Così potrebbe essere intitolato un thriller ambientato in quello che dovrebbe divenire Parco Regionale tra i territori di Polignano a Mare e Monopoli. Già perché lì una lama, una fenditura nel suolo dovuta all’opera plurimillenaria dell’acqua che ha scavato il solco nella roccia calcarea e calcarenitica, è scomparsa negli anni immediatamente successivi all’inizio di questo secolo. E l’area in cui la lama era presente è proprio quella interessata dall’ormai famoso (o famigerato) progetto proposto dalla società Serim di Polignano a Mare che fa capo all’imprenditore Modesto Scagliusi.

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Ortofotocarta anno 2006 – Scala 1:2000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare Lon/Lat 17.15727; 41.02823 – X/Y 681.463,99; 4.544.132,4 (Fonte: Geoportale Nazionale)

Dalla successione di ortofotocarte dal 1988 al 2006 (foto aeree georeferenziate e quindi utilizzabili per sovrapporvi vari strati informativi come strade, vegetazione, uso del suolo, etc.) disponibili sul Geoportale Nazionale, si nota come la lama, da noi cerchiata nelle varie immagini, scompaia per circa tre quarti della sua lunghezza nell’ortofotocarta del 2006. Era però ancora interamente presente nell’ortofotocarta del 2000. Quindi è stata colmata, con tutta la sua vegetazione e la sua biodiversità, in quel lasso di tempo e ricoperta di terreno vegetale ampliando la superficie agricola arabile.

Come è stato possibile far scomparire quasi un’intera lama senza che nessuno se ne accorgesse? In Puglia, c’è da dire, accade ed è accaduto spesso. Ma in questo caso c’è un’ulteriore questione che lascia stupefatti. Quella lama era cartograficamente presente e tutelata normativamente negli strumenti di pianificazione paesaggistica regionale e poi non più.

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Ortofotocarta anno 2000 – Scala 1:2000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare Lon/Lat 17.15727; 41.02823 – X/Y 681.463,99; 4.544.132,4 (Fonte: Geoportale Nazionale)

Era presente nel Piano urbanistico territoriale tematico del paesaggio (Putt/P), approvato dal Consiglio Regionale nel 2002, ed è scomparsa nel molto più avanzato e meglio concepito Piano paesaggistico territoriale regionale approvato nel 2015, successivamente aggiornato fino al 2018. La risposta a questa incredibile situazione sta forse nella formazione della parte conoscitiva del Pptr.

Il territorio regionale è stato osservato dall’alto attraverso l’analisi soprattutto delle ortofotocarte del 2006 nelle quali, come abbiamo detto, gran parte della lama non era più presente perché «tombata». Insomma, qualcuno ha commesso un vero e proprio illecito ambientale e paesaggistico senza che nessuno se ne accorgesse, men che meno, pare, il Comune di Polignano a Mare.

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Ortofotocarta anno 1994 – Scala 1:2000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare Lon/Lat 17.15727; 41.02823 – X/Y 681.463,99; 4.544.132,4 (Fonte: Geoportale Nazionale)

La situazione determinatasi ha così consentito legittimamente alla società Serim di proporre il progetto di «Riqualificazione e Valorizzazione dell’area di Costa Ripagnola tramite il recupero dei trulli a destinazione turistico alberghiera, delle aree archeologiche del sistema ambientale e vegetazionale».

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Ortofotocarta anno 1988 – Scala 1:2000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare Lon/Lat 17.15727; 41.02823 – X/Y 681.463,99; 4.544.132,4 (Fonte: Geoportale Nazionale)

Ma proprio nel progetto la superficie dove prima era presente la lama viene definita «area di allagamento» cosa che però non ha determinato grandi rinunce progettuali tanto che lì, sulle piste realizzate sulla lama tombata, dovrebbero essere attestati alcuni impianti a rete.

Che fare, quindi? La questione potrebbe assumere rilievo giudiziario perché il riempimento della lama è stato già rappresentato dal Comitato de «I Pastori della Costa» e dall’ex Consigliere regionale ed ex Deputato dei Verdi Mimmo Lomelo nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Bari.

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Putt/P Puglia Ambito Territoriale Distinto (A.T.D.) Geomorfologico anno 2002 – scala 1:8000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare (Fonte: SIT Puglia)

Le indagini sono in corso, molta documentazione è stata acquisita dalla Polizia Giudiziaria. Ma c’è qualcosa che è possibile fare, potremmo dire obbligatorio fare, da parte delle Autorità amministrative.

La trasformazione territoriale, qualora non autorizzata (circostanza alquanto probabile), è avvenuta in violazione delle disposizioni allora vigenti (Putt ma, soprattutto, Legge Galasso e Decreti emanati specificamente a tutela della zona). L’articolo 167 del vigente Codice del Paesaggio (Decreto Legislativo n. 42/2004) prevede l’obbligo in capo al trasgressore di procedere alla riduzione in pristino dei luoghi illecitamente trasformati. Qualora il trasgressore non proceda, può procedere in suo danno l’Amministrazione competente alla gestione del vincolo paesaggistico, in questo caso ed in primo luogo il Comune di Polignano a Mare. A seguire, Regione, Soprintendenza o Direzione Regionale del Mibact.

Né può ragionevolmente essere invocato l’articolo 149 del medesimo Codice del Paesaggio perché gli interventi inerenti all’esercizio dell’attività agro-silvo-pastorale in questo caso hanno comportato alterazione permanente dello stato dei luoghi con opere civili ed hanno alterato, indubitabilmente, l’assetto idrogeologico del territorio. E lo hanno alterato, questo è fuor di dubbio, a circa 125 metri dalla costa, ossia ben al di sotto dei famosi 300 metri di immodificabilità previsti dalla normativa di tutela paesaggistica ed ambientale.

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Pptr Puglia anno 2018 – scala 1:8000 Regione Puglia Provincia Bari Comune Polignano a Mare (Fonte: SIT Puglia). La freccia rossa indica una lama in territorio di Mola di Bari – Cozze. Cerchiata in rosso l’area di Ripagnola con l’assenza di lame secondo il Pptr Puglia.

Vedremo, quindi, se il Comune di Polignano, e poi la Regione Puglia, l’Autorità di Bacino e la Soprintendenza al Paesaggio dell’Area Metropolitana di Bari, abbiano mai rilasciato autorizzazioni ad un intervento di tombamento di una lama ma, soprattutto, se queste Amministrazioni vorranno ottemperare agli obblighi di ripristino dei luoghi che il Codice del Paesaggio impone loro.

 

Fabio Modesti