Riprendiamo e diffondiamo due video affinché, i nostri lettori, abituati ad avere notizie serie, abbiano un metro di paragone e sappiano la situazione attuale della lotta alla Xylella fastidiosa e ascoltino i proprietari virtuosi che hanno intrapreso un’altra strada da quattro anni. Affinché si capiscano le ragioni all’opposizione del taglio degli alberi e alle politiche europee e regionali
Un protocollo da seguire basato su un prodotto che si sparge una volta al mese sulle piante, terreno lavorato, nuove frequenze per la potatura ed altri tipi di cura dell’albero e per gli ulivi pugliesi si volta pagina.
Perché la Puglia non può essere condannata ad abbattere la sua storia.
Non ci addentriamo nella polemica politico-agricola, lasciamo che siano gli esperti a parlare o le associazioni specializzate. Ma la nostra voce si leva alta e dura contro coloro che continuano a denigrare il comportamento dei contadini, i tentativi di alcuni volontari a difendere il loro lavoro e il prodotto ulivo, coloro che senza competenze parlano, coloro che senza sapere le origini e le problematiche diffondono video denigratori mediante i social. E fra i «coloro» ci sono anche alcuni improbabili giornalisti.
Per questo, riprendiamo e diffondiamo questi due video affinché, i nostri lettori, abituati ad avere notizie serie, abbiano un metro di paragone e sappiano la situazione attuale della lotta alla Xylella fastidiosa e ascoltino i proprietari virtuosi che hanno intrapreso un’altra strada. Affinché si capiscano le ragioni all’opposizione del taglio degli alberi e alle politiche europee e regionali.
Infatti, accompagnati da Marco Scortichini del Crea-Centro di ricerca per l’olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura di Roma, Agrilinea che è un canale tematico specifico per l’agricoltura, ha realizzato due video, inerenti proprio alla convivenza con Xylella fastidiosa in Puglia.
I servizi sono stati realizzati presso alcune aziende olivicole in provincia di Lecce che da quattro anni stanno applicando con buoni risultati una strategia di contenimento della Xylella fastidiosa in alberi già infetti, utilizzando un prodotto a base di zinco, rame e acido citrico.
È stata, inoltre, visitata una vasta azienda olivicola della provincia di Taranto che da quattro anni sta utilizzando lo stesso prodotto per gli aspetti qualitativi della produzione.
R. V. G.