Organizzati con la Fondazione Cmcc. A Lecce dal 25 al 27 ottobre alle Officine Cantelmo il festival Conversazioni sul Futuro, in collaborazione e sinergia con la Fondazione Cmcc – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
Tutta la differenza che possono fare gli alberi, in Amazzonia e nelle nostre città, con il supporto della scienza e della tecnologia.
Come e perché il ghiaccio dell’Artico arriva fino alle coste salentine e cosa possiamo fare per affrontare il problema e conoscerlo al meglio.
La geopolitica dell’acqua, tra mappe, dati, inchieste e scienza alla scoperta della risorsa sempre più al centro di conflitti e contese.
Porte aperte alla Fondazione Cmcc incontrare chi è interessato ad approfondire le tematiche della ricerca e dell’innovazione applicate ai cambiamenti climatici e ai loro impatti
Tre eventi su altrettanti argomenti di grande attualità che chiamano in causa la scienza, l’opinione pubblica, i decisori che devono tenere conto di come, quando si parla di cambiamenti climatici, la dimensione planetaria e la dimensione locale vanno spesso raccontate insieme.
Per questo la scienza cerca linguaggi nuovi e apre i luoghi della ricerca a tutti per capire, per vedere, per partecipare alla complessità di un tema che è di grandissima attualità come quello dei cambiamenti climatici.
Dal 25 al 27 ottobre alle Officine Cantelmo il festival Conversazioni sul Futuro, in collaborazione e sinergia con la Fondazione Cmcc – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, propone tre incontri di approfondimento su ambiente e cambiamenti climatici con ospiti internazionali e nazionali e alcuni approfondimenti locali.
Venerdì 25 alle 20 si parte con l’incontro, moderato da Marina Lalovic (Rai Radio 3), Green: l’Amazzonia in città. Innovazione verde per rispondere alla crisi climatica, con Carlos Bocuhy (presidente Proam – Istituto brasiliano di protezione dell’ambiente / in collegamento), Paola Mairota (Ricercatrice Università di Bari), Cinzia Chiriacò e Margaretha Breil (Fondazione Cmcc – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Marco Cataldo (Apphia srl), Friday For Future – Lecce. In apertura un video a cura di Survival International.
L’Amazzonia brucia, va in fumo un patrimonio dell’umanità, un fragile strumento di strategie politico-economiche, una risorsa per gli ecosistemi e per l’equilibrio dell’intero pianeta, una parte della soluzione utile ad affrontare crisi complesse e urgenti come quella dei cambiamenti climatici.
Quel fumo arriva fino alle nostre città, da questa parte del mondo, attraverso i media che ce lo raccontano e attraverso la scienza che ci spiega perché le foreste sono una delle migliori possibilità che abbiamo a disposizione per proteggerci dall’eccesso di anidride carbonica e gas serra nell’atmosfera. Tanto che l’innovazione più avanzata guarda alla natura per imitarla, per costruire città resilienti, forti, capaci di proteggersi da piogge violente, ondate di calore intenso, periodi siccitosi e fenomeni alluvionali.
Un dialogo tra scienziati, istituzioni, società ci darà la possibilità di vedere come gli alberi diventano qualcosa di completamente nuovo: strumenti di pianificazione urbanistica, sostegno per l’evoluzione sostenibile delle nostre società, dell’economia e dell’ambiente, tecnologie altamente innovative e creative, che da sempre abbiamo davanti agli occhi e che oggi impariamo ad utilizzare in modo completamente nuovo e forse impensato.
Sabato 26 ottobre alle 17 si discuterà, coordinati da Mauro Buonocore (Fondazione Cmcc), sul tema «Artico, sfida globale, soluzioni locali. Scienza, geopolitica e rigenerazione urbana per raccontare il mare che sarà» con Dorotea Iovino (Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Florence Colleoni (Ogs Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale), Marzio Mian (giornalista, autore «Artico. La battaglia per il Grande Nord», Neri Pozza), Ivan Federico (Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Rita Miglietta (assessora Politiche urbanistiche, Rigenerazione urbana, Valorizzazione marine – Comune di Lecce).
A volte la scienza sembra parlare di luoghi e fenomeni che sono lontani migliaia di chilometri da casa nostra. Prendiamo l’Artico per esempio: dietro questo nome si sviluppano mille storie che sembrano avere un sapore distante. La storia dei ghiacci che fondono per effetto dei cambiamenti climatici, di ecosistemi che cambiano, di complessi fenomeni climatici che interagiscono con l’innalzamento della temperatura.
C’è, nascosta nel ghiaccio, la storia del pianeta e della sua atmosfera, del clima che fu. C’è la storia di frontiere che si abbattono e di una geopolitica che guarda al nord come a un passaggio da percorrere. Tutto molto lontano dalle nostre vite. Ma c’è anche la storia del livello del mare che si alza, anche a casa nostra, della scienza che ce lo racconta, della conoscenza scientifica che ci dà informazioni sempre più precise.
E c’è la storia delle nostre città, delle comunità che vivono la costa, che vivono il mare, e che possono usare le informazioni scientifiche più innovative e avanzate per progettare scelte e strategie che sappiano garantire benessere sostenibile a noi e alle generazioni future. In Artico, come a casa nostra.
Domenica 27 dalle 10:30 alle 12, infine, sempre alle Officine Cantelmo, «Goccia dopo goccia. Information design, ricerca scientifica e reportage giornalistico: l’atlante geopolitico dell’acqua» con Emanuele Bompan (giornalista ambientale e geografo), Marirosa Iannelli (presidente del Water Grabbing Observatory e ricercatrice), Riccardo Pravettoni (geografo e cartografo). Modera Mauro Buonocore (Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).
L’acqua è l’elemento naturale indispensabile per la vita sulla Terra: una risorsa preziosa da sempre oggetto di contese, conflitti e depauperamento. Si parla infatti di water grabbing, ovvero l’accaparramento di risorse idriche a danno delle popolazioni più deboli. In quattordici capitoli basati su narrazioni visive si intrecciano foto di reportage d’autore, infografiche e mappe geografiche per raccontare in chiave geopolitica la situazione dei Paesi in cui è maggiore la criticità legata ai sistemi idrici.
Un’approfondita ricerca in prospettiva «blu», che affronta dal punto di vista dei diritti umani e ambientali temi di geopolitica, sicurezza alimentare ed energia, per riscoprire il piacere della geografia dell’acqua in un pianeta che nessuno più sa riconoscere.
Nei giorni del Festival, la Fondazione Cmcc apre le porte per accogliere quanti siano interessati ad approfondire le tematiche della ricerca e dell’innovazione applicate ai cambiamenti climatici e ai loro impatti. In particolare sarà possibile interagire con i ricercatori della Fondazione Cmcc per conoscere una serie di applicazioni digitali che derivano dalla ricerca scientifica d’avanguardia e basate sull’infrastruttura informatica tra le più importanti in Europa; i dati processati attraverso i suoi super computer e utili per la prevenzione degli incendi; i modelli previsionali a supporto dell’economia del mare e i servizi per chi vive la passione per il mare.
Questo il calendario delle visite:
venerdì 25 ottobre ore 9-12: apertura per le scuole
venerdì 25 ottobre ore 15-18: apertura al pubblico
sabato 26 ottobre ore 9-12: apertura per le scuole
Per visitare la sede della Fondazione Cmcc (via Augusto Imperatore 16 – Lecce) è obbligatorio registrarsi e seguire le istruzioni qui.
(Fonte Cmcc)