Radici, per tutelare e capire l’immigrazione

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    Iniziativa a Bari. L’accoglienza è scarsa e i problemi sono tanti a cui Radici intende collaborare ed essere parte integrante. Antonio Peragine anima dell’iniziativa

    A Bari nasce Radici, Associazione internazionale tutela cultura straniera.

    La nuova associazione internazionale, no profit, che ha sede in Bari, in Via Carrante 1F, fornirà agli enti del privato sociale e del terzo settore consulenza, servizi e assistenza in materia di prevenzione e contrasto «di ogni forma di discriminazione contro chiunque sia rivolta», in aggiunta alla prevenzione della droga, alla violenza alle donne e alla formazione dei minori stranieri non accompagnati.

    Alla guida dell’Associazione Radici, che aderisce all’Enac, Ente nazionale di attività cultura e all’Anim Aps, Associazione nazionale italiani nel mondo, è stato chiamato, tra gli altri, il dott. Antonio Peragine, come Vice Presidente, dott. Giuseppe Margiotta, noto imprenditore barese da sempre al servizio delle imprese del commercio e del turismo in Puglia e il dott. Giuseppe Larenza, commercialista di Acquaviva delle Fonti, con grande esperienza nel terzo settore.

    È obiettivo di Radici creare una struttura pensata inizialmente a partire dalla necessità di concentrare e rendere finalmente accessibili i servizi rivolti ai migranti, soprattutto i minori stranieri non accompagnati.

    La «Casa dei Diritti veri» attraverso la sinergia di diverse associazioni, diventerà un luogo di promozione dei diritti di tutti e di tutte, indipendentemente dalla loro nazionalità, per questo motivo si è in attesa di reperire una sede idonea allo scopo di accoglienza e formazione, incontri, consulenza e prevenzione.

    «La Casa della tutela della cultura e dei Diritti nasce con un obiettivo — commenta Antonio Peragine — la libertà dalla paura nei confronti dell’uomo, del futuro, del diverso. Qui si applica concretamente la visione della città, della regione e della nazione: io sono persona, noi siamo comunità».

    Come ci tiene a dire il Presidente, nota per la sua attività nel volontariato del settore della emigrazione e della immigrazione, senza timore di smentita, «noi siamo al servizio del prossimo e non al nostro servizio».

    È utile ricordare che il dott. Antonio Peragine è stato uno dei primi in Italia a parlare di immigrazione straniera in Italia, proprio a Bari nel 1985 durante appunto un convegno dal titolo «L’immigrazione straniera in Italia», seguito da conferenze sull’immigrazione alla presenza delle forze dell’ordine al fine di spiegare il futuro fenomeno, siamo nel 1985!

    Il Comune di Monopoli, ricorda Peragine, approvò una convenzione negli anni 1990-’94, per l’accoglienza degli immigrati, altri tempo e senza fondi da parte della Regione Puglia per l’immigrazione. Come riporta la stampa nazionale, si parla di immigrazione solo con l’obiettivo di ottenere convenzione, fondi per l’assistenza non consona alle esigenze degli immigrati in quanto le attività sono svolte da persone con tanta buona volontà e senza esperienza.

    Ora i tempi sono cambiati l’accoglienza è scarsa e i problemi sono tanti a cui Radici intende collaborare ed essere parte integrante.

    Radici per questo motivo invita anche coloro che possono collaborare, a titolo di volontariato, di farsi avanti di proporsi, di avanzare la propria candidatura in ogni settore per costruire una Casa dell’accoglienza efficace per i nostri obiettivi sociali a livello nazionale.

    Radici dispone anche di un giornale on line denominato, appunto, Radici, che si occupa di italiani nel mondo e stranieri in Italia.

     

    (Fonte Radici)