Bresaola e Amazzonia nella staffetta del non profit

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Animalisti contro Milano Marathon, 3 Ong lasciano

Animal Equality, Lndc – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus si sfilano dalla Milano Marathon: il nuovo sponsor Rigamonti è inaccettabile per le ong. La scelta come main sponsor della staffetta dedicata alle non profit Rigamonti Salumificio Spa, azienda leader nella produzione di salumi e collegata a una multinazionale brasiliana coinvolta in scandali e deforestazione

A seguire il testo del comunicato che rappresenta qualcosa in più della protesta animalista.

Il 5 aprile le organizzazioni per la protezione degli animali Animal Equality, Lndc – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus avrebbero dovuto partecipare alla Milano Relay Marathon: una staffetta di beneficenza riservata alle organizzazioni non profit che si svolge ogni anno in occasione della Maratona di Milano.

La Maratona di Milano, uno dei più importanti eventi sportivi in Italia organizzato da Rcs Active Team e Rcs Sports & Events, è diventato anche un grande evento di raccolta fondi, sul quale tutte le organizzazioni hanno investito molto, lavorando per mesi al progetto e coinvolgendo numerosi influencer e testimonial pronti a correre a fin di bene.

Tuttavia, senza alcuna comunicazione preventiva, le condizioni sono improvvisamente cambiate, rendendo impossibile la partecipazione a tre organizzazioni che per mesi hanno lavorato intensamente al progetto.

Infatti, da semplice sponsor insieme a tanti altri, la Milano Marathon ha deciso di scegliere Rigamonti Salumificio Spa come title sponsor proprio della Relay Marathon, rinominata quindi Rigamonti Relay Marathon e comparendo per i prossimi tre anni come il brand principale di riferimento.

Si tratta infatti di un’azienda del settore agroalimentare produttrice di carne e di bresaola equina. Rigamonti è inoltre un’azienda italiana che nel corso degli ultimi mesi è stata spesso citata in relazione a Jbs, multinazionale brasiliana coinvolta in numerosi scandali e che controlla direttamente proprio Rigamonti.

È chiaro quindi a questo punto come Animal Equality, Lndc – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus non possano accettare questa decisione e vedere il proprio nome e quello dei propri influencer associato a questo brand.

Molti cittadini non sanno che quando parliamo di bresaola non parliamo di un prodotto interamente italiano. La maggior parte della carne utilizzata per la produzione della bresaola e dei prodotti venduti da Rigamonti provengono infatti dal Brasile, dove Jbs macella milioni di bovini e, nello specifico, lo zebù, una razza bovina allevata intensivamente proprio in Brasile.

Secondo quanto riportato da numerose inchieste giornalistiche e giudiziarie italiane e internazionali, la provenienza di questi bovini brasiliani non viene spesso comunicata in modo trasparente. Molti produttori infatti (compresi quelli che avrebbero venduto capi proprio a Jbs) riuscirebbero a nascondere la provenienza reale degli animali macellati e poi esportati all’estero con un sistema che permette di cancellare il collegamento con le aree deforestate dagli incendi che stanno devastando l’Amazzonia per fare spazio proprio a nuovi allevamenti intensivi, distruggendo l’ecosistema e danneggiando animali e popolazioni locali. Animal Equality inoltre è stata una delle organizzazioni internazionali che hanno mostrato con video e inchieste l’impatto del sistema di produzione intensivo sull’Amazzonia tra agosto e ottobre 2019.

«La selezione di un simile sponsor da parte del gruppo Rcs è inaccettabile e, onestamente, davvero poco lungimirante. Oltre all’atroce sofferenza inflitta ogni giorno a migliaia di animali nella filiera produttiva Rigamonti, la tragedia ambientale che è la deforestazione dell’Amazzonia (in cui Jbs è direttamente coinvolta) non può più essere ignorata né tantomeno negata. Il nostro ritiro dalla Milano Marathon è l’unica presa di posizione possibile, e vuole onorare anche tutti quegli attivisti che in Brasile rischiano la propria vita in prima persona per difendere questo importante patrimonio dell’umanità e tutti gli animali di cui è casa», afferma Alice Trombetta, General Manager di Animal Equality Italia.

«Abbiamo lavorato tanto a questo progetto perché ci credevamo fortemente, ma questa scelta del title sponsor è stata proprio una doccia fredda. Ovviamente, appena avuta la notizia, ci siamo ritirati dalla Milano Marathon perché l’attività di qualsiasi azienda produttrice di carne (e quindi causa di sfruttamento, sofferenza e morte di animali) è in netto contrasto con i principi della nostra Associazione e con i valori che faticosamente cerchiamo di diffondere. Il disastro ambientale ed ecologico che viene perpetrato ogni giorno in Amazzonia è chiaramente un altro importante motivo per il quale non possiamo di certo associare il nostro nome a questa Azienda», fa sapere Piera Rosati, Presidente di Lndc Animal Protection.

«Aver scelto Rigamonti come main sponsor della Relay Marathon di Milano ci ha lasciato a dir poco perplessi. Il Rifugio degli Asinelli è da sempre impegnato a tutelare il benessere degli equidi, ovunque essi si trovino. Rigamonti annovera tra i suoi prodotti anche bresaola equina, e poiché non abbiamo sufficienti informazioni riguardo alla tutela del benessere degli animali in filiera, non vediamo possibile la nostra partecipazione ad un evento associato a tale azienda. Inoltre, le inchieste giornalistiche e giudiziarie che gravano su Jbs, proprietaria di Rigamonti, hanno sollevato più di un dubbio sugli standard etici di tale multinazionale, spingendoci a prendere l’unica posizione possibile in linea con i nostri valori», è il commento di Barbara Massa, Europe Regional Director del Rifugio degli Asinelli.

Per tutti questi motivi, le tre ong hanno deciso di cancellare pubblicamente la partecipazione alla Marathon, avvertendo i propri runner e concordando anche con gli influencer che avevano aderito questa importante decisione.

Nel 2020 (a fronte di un periodo così drammatico e doloroso per gli animali, l’ambiente e l’Amazzonia in particolare) è impossibile accettare questo compromesso e, anzi, Animal Equality, Lndc – Animal Protection e Il Rifugio degli Asinelli Onlus ritengono di avere il dovere di informare i cittadini circa la totale divergenza con la scelta di questo sponsor.

 

(Fonte Animal Equality)