Editoriale

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Scrivere di animali sembrerebbe la cosa più facile di questo mondo. Si può usare il tasto della tenerezza, della pietà, dell’indifferenza e via con una serie quasi infinita di luoghi comuni ed anche riferimenti storici.

Più sofisticato, con molteplici distinguo, diventa il discorso se affrontato sul fronte vegetariano o vegano.

Quasi fumoso ed inafferrabile se invece parliamo di esseri viventi di pari dignità ed in rapporto empatico, diretto o indiretto con tutto l’ambiente della biosfera.

Quest’ultimo è l’aspetto più ostico ma è l’aspetto chiave. Se non risolviamo questo punto la nostra specie è destinata a soccombere perché sarà causa, come qualsiasi parassita, della morte della sua fonte vitale e, di conseguenza, della propria.

Ogni aspetto vitale e, direi, anche apparentemente non vitale, determina la vita nella biosfera.

Ad esempio, una ricerca che è appena all’inizio, ha dimostrato come le sorgenti naturali di idrogeno e di metano abiotico (il raro metano che si forma in assenza di processi biologici) hanno avuto un ruolo fondamentale durante l’evoluzione del nostro pianeta e rappresentano un target primario per l’esplorazione planetaria. Questi gas naturali ad alto potenziale energetico, oltre a giocare un ruolo fondamentale sugli equilibri geologici e climatici del pianeta, sono ritenuti molecole chiave per sviluppo della vita sulla Terra e il mantenimento della biosfera microbica profonda, che ospita una biomassa grande almeno quanto quella di superficie. È il frutto di uno studio, nell’ambito delle Scienze della Terra e della vita, di cui è capofila un ricercatore dell’Università di Torino, Alberto Vitale Brovarone, e apre a nuovi scenari geologici.

Ad ogni nuovo studio, si amplia il baratro della nostra poca conoscenza sui meccanismi del mondo in cui viviamo.

Si resta sempre senza parole quando ci avviciniamo ai cosiddetti popoli primitivi, perché scopriamo in loro conoscenze a noi ignote o scoperte solo di recente. Il loro segreto è appunto l’empatia e la sintonia con cui vivono nell’ambiente naturale.

Innumerevoli sono i casi che ci sorprendono… Sirio è la stella più luminosa del cielo e ha un compagno nascosto. Sirio B è invisibile a occhio nudo ed è stato scoperto dagli scienziati occidentali nel XIX secolo. Ma sembra che i Dogon del Mali sapessero già della stella e del suo periodo orbitale lungo 50 anni.

Ad esempio, quando raccolgono il miele dagli alti rami degli alberi, i Soliga, un gruppo etnico dell’India, sono soliti prenderne un po’ per sé e lasciarne dell’altro per terra, a disposizione delle tigri che considerano parte della famiglia. Lo fanno perché le tigri non possono arrampicarsi sugli alberi e raccogliere il miele da sole!

Oppure come un popolo che vive in Amazzonia, in una zona soggetta ad inondazione, che non raccolgono tutta la frutta perché, quando ci sarà l’inondazione i pesci non avrebbero nulla da mangiare…

Credo sia chiaro quello che intendo ed allo stesso tempo è evidente il forte contrasto di civiltà fra le nostre coltivazioni, il nostro modo di trattare animali ed insetti, la nostra incontrollata mania di profitto e il loro stile di vita.

Si dirà della qualità della vita, della durata media della vita, si faranno confronti ma della nostra perdita di saggezza e di cultura si tace.

Si porteranno a confronto le opere architettoniche e le realizzazioni della nostra civiltà ma dei ponti che cadono, delle strade che si aprono, delle frane che distruggono paesi mentre gli acquedotti romani, i vari colossei che resistono si tace.

E mi fermo qui perché le motivazioni dell’ipocrisia sono pressoché infinite e, poi, non si riesce a fare un discorso compiuto con chi ha perso la memoria ed è solo preso dalla smania di ricchezza e di un benessere che offusca la mente. E d’altra parte non è quello che vuole sua maestà il business?

Dobbiamo rivedere la nostra gerarchia di valori, riconsiderare le priorità e fare scelte conseguenti. Ma le dobbiamo fare noi… il sistema di deleghe, la democrazia, l’aspettare azioni dai nostri rappresentanti… tutto un sistema che mostra la corda. È logoro, inefficiente, incapace. Prima si guardava alle nazioni più evolute, erano i nostri modelli, ma ora che esempio viene da queste nazioni? dov’è l’empatia che loro hanno sviluppato nella biosfera?

Decisamente dobbiamo convincerci che dobbiamo rimboccarci le maniche.

Ignazio Lippolis