Percorrendo brevi distanze l’Italia mette a disposizione, infatti, un’offerta ricca di patrimoni naturali come montagne e ghiacciai, grandi laghi, fiumi, colline, coste e paesaggi marini, isole, vulcani, ambienti che necessitano di rispetto, cura per il territorio, consapevolezza degli eventuali rischi cui l’uomo è esposto, a volte, senza saperlo
Si sta svolgendo in questi giorni l’ottava edizione della Settimana del Pianeta Terra «L’Italia alla scoperta delle Geoscienze. Una società più informata è una società più coinvolta».
La Settimana del Pianeta Terra è un festival scientifico che coinvolge tutta l’Italia, vive dal 2012 ed è diventato il principale appuntamento delle Geoscienze.
Per una intera settimana diverse località sparse su tutto il territorio nazionale sono animate da manifestazioni organizzate da università, enti di ricerca, enti locali, associazioni culturali e scientifiche, parchi e musei, mondo professionale, e il tutto per diffondere la cultura scientifica. E vanno in scena i «Geoeventi» ossia escursioni, passeggiate nei centri urbani e storici, visite nei musei e nei centri di ricerca, esposizioni, laboratori didattici e sperimentali per bambini e ragazzi, attività musicali e artistiche, degustazioni conviviali, conferenze, convegni, workshop, tavole rotonde, eventi con lo scopo di scoprire e valorizzare il patrimonio geologico e naturale nazionale. Percorrendo brevi distanze l’Italia mette a disposizione, infatti, un’offerta ricca di patrimoni naturali come montagne e ghiacciai, grandi laghi, fiumi, colline, coste e paesaggi marini, isole, vulcani, ambienti che necessitano di rispetto, cura per il territorio, consapevolezza degli eventuali rischi cui l’uomo è esposto, a volte, senza saperlo.
Ma la Settimana di Geoeventi vuole anche promuovere un turismo culturale, sensibile ai valori ambientali che metta in risalto sia le risorse naturali più spettacolari, sia quelle meno conosciute, ma non meno affascinanti, quelle che abbiamo la fortuna, spesso senza saperlo, di avere proprio a due passi da casa.
59 gli eventi dislocati in tutta Italia con la regione Puglia che vede organizzati 4 Geoeventi sul suo territorio ed in particolare domani si avvia una due giorni presso il Parco Paleontologico dei Dinosauri «Centro Visite» a San Marco in Lamis (FG). «Geografia e geologia del suolo carsico: la Dolina Pozzatina e l’ambiente garganico» è un evento legato al Geosito della «dolina carsica Pozzatina» che per le sue peculiarità e per le sue dimensioni racchiude una micro-biodiversità unica al mondo, non ancora studiata e censita. L’evento, patrocinato anche dall’Ordine dei geologi della Puglia, sarà una kermesse di convegni, trekking sul pianoro della Dolina, visite alle grotte di Montenero, visite guidata alla cava Colmar, visite al Museo Paleontologico e al parco tematico dei Dinosauri di Borgo Celano e tanto altro.
Una Settimana che tristemente si inserisce in un contesto di emergenze geo-idrologiche con infrastrutture viarie distrutte, aree urbane invase e case e negozi devastate da acqua e fango. Scrive Antonello Fiore, presidente della Società italiana di geologia ambientale (Sigea) nell’articolo «Di emergenza in emergenza… drammatica farsa politica» già saremo costretti ad aggiornare il Rapporto periodico sul Rischio posto alla popolazione italiana da frane e inondazioni (Anno 2019) pubblicato a gennaio 2020 dal Cnr ma nello stesso tempo dovremmo sforzarci di associare a ogni numero un volto, una vita spezzata, una famiglia «mutilata», dei rapporti sociali interrotti, un investimento dello Stato che non andrà a buon fine. Perché di fatto l’Italia è un Paese stanco di applicare il solito schema post evento calamitoso limitato solo a un breve periodo del post evento, superato il quale non si dovrà far altro che attendere un nuovo evento calamitoso, in altra stagione e in altra regione.
Una Settimana del Pianeta Terra che quindi vuole far conoscere le possibilità che la scienza ci offre per migliorare la qualità della vita e la sicurezza dell’uomo e del suo territorio, investendo su ambiente, energia, clima, alimentazione, salute, risorse e riduzione dei rischi naturali e che apre le porte non solo sul suo patrimonio geologico e naturale ma anche su quel territorio complesso dove i geologi lavorano ogni giorno.
Elsa Sciancalepore