Un articolo pubblicato su «Sustainable Science» dimostra come i cittadini potrebbero avere un ruolo importante nel perseguire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite
Nel 2015 l’Assemblea generale delle nazioni unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità che prevede 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals, Sdgs) organizzati in 169 sotto obiettivi e 244 indicatori.
Tutti i Paesi firmatari, tra cui l’Italia, si sono impegnati a raggiungere entro il 2030 questi traguardi che riguardano tutti gli individui e che interessano questioni importanti per lo sviluppo, dalla pace alla salute, dall’ambiente all’istruzione.
Per misurare i progressi verso il raggiungimento di questi obiettivi si rendono fondamentali dati affidabili, tempestivi, completi e coerenti attraverso cui effettuare un monitoraggio; ecco che la citizen science, e i dati che da essa derivano, costituisce una fonte importante che potrebbe essere utilizzata per la rendicontazione e il monitoraggio degli Sdgs.
La citizen science starebbe già contribuendo al monitoraggio di 5 indicatori dei Sdg e potrebbe contribuire ad altri 76 indicatori, che, insieme, equivalgono a circa il 33%. I maggiori contributi riguardano l’obiettivo 15 Vita sulla terra, 11 Città e comunità sostenibili, 3 Salute e benessere e 6 Acqua pulita e servizi igienico-sanitari (nell’immagine sono rappresentati in verde gli indicatori Sdg a cui i progetti di citizen science «stanno già contribuendo», in giallo quelli a cui «potrebbero contribuire» e in grigio quelli dove «non c’è allineamento»).
Si tratta in gran parte di indicatori ambientali e questo è un dato importante se si considera che il 32% degli indicatori ambientali non ha dati sufficienti per avere un quadro completo del monitoraggio e quindi la citizen science potrebbe avere un ruolo chiave per ampliare tale quadro.
Questi sono i risultati dello studio Mapping citizen science contributions to the UN sustainable development goals condotto dall’International Institute for Applied System Analysis (Iiasa) e pubblicato su «Sustainable Science», che presenta una panoramica di dove la citizen science sta già fornendo dati per il monitoraggio dei 244 indicatori previsti e dove potrebbe ancora farlo.
Pur riconoscendo la mancanza di informazioni complete sugli attuali e potenziali contributi della citizen science all’intero quadro degli indicatori, gli autori dello studio ci suggeriscono un dato molto importante, attribuendo ai cittadini e alla loro partecipazione alla ricerca scientifica un ruolo notevole nella produzione di conoscenza.
Come si può allora rafforzare questo ruolo e quindi diffondere più possibile le iniziative di questo tipo?
Il programma Horizon 2020 Science with and for Society (SwafS) ha finanziato progetti che mirano a consolidare esperienze sul connubio tra citizen science e Sdgs: ne sono un esempio l’osservatorio WeObserve SDGs CoP o il progetto anche italiano Crowd4SDG.
Al tema del rapporto tra sviluppo sostenibile e citizen science è stato dedicato un Caffè-Scienza all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile 2020 e la conferenza Knowledge for Change: A decade of Citizen Science (2020-2030) in support of the SDGs del 14 e 15 ottobre 2020.
(Fonte Arpat)