L’attività dei carabinieri del raggruppamento Cites ha interessato l’intero territorio nazionale, sono stati svolti in totale 210 controlli (che hanno riguardato circa 6.000 esemplari appartenenti a specie protette), che hanno portato a 12 sanzioni amministrative
Negli scorsi mesi di settembre e ottobre, nell’ambito delle azioni intraprese dal Wildlife Crime Working Group di Interpol e dalla World Custom Organization per la tutela delle specie di flora e fauna protette, i militari del Raggruppamento Carabinieri Cites e dei Nuclei CC Cites territoriali, hanno svolto un’importante serie di controlli su allevatori, privati, commercianti e cacciatori, al fine di contrastare i reati commessi in danno alla fauna selvatica viva.
L’attività operativa ha interessato l’intero territorio nazionale, sono stati svolti in totale 210 controlli (che hanno riguardato circa 6.000 esemplari appartenenti a specie protette), che hanno portato a 12 sanzioni amministrative.
Nel corso dell’operazione sono stati inoltre compiuti 44 sequestri di natura penale che hanno riguardato 857 animali vivi appartenenti principalmente a uccelli dell’ordine dei passeriformi (828) oltre a tartarughe (23), pappagalli (3), Wallaby dal collo rosso (2) ed un esemplare di pitone reale il tutto per un valore totale stimato di circa 71.000 euro.
I risultati finali della campagna «Thunder» hanno dimostrato l’efficacia dell’azione preventiva e di contrasto svolta negli anni dal Raggruppamento Carabinieri Cites in ambito delle specie tutelate dalla Convenzione Cites e da altri trattati e convenzioni internazionali. Il Reparto Operativo del Raggruppamento Cites, sta monitorando a tutt’oggi il mercato legale e le informazioni provenienti da Interpol/Europol su possibili commerci illegali delle specie in questione, per il coordinamento di eventuali ulteriori azioni di repressione a livello nazionale (e internazionale) di fenomeni di natura illegale.
(Fonte Comando Generale Carabinieri)