L’iniziativa è del Comitato parchi nazionali in vista del Centenario dei due più antichi, famosi e importanti Parchi nazionali d’Italia, Abruzzo e Gran Paradiso. Un momento storico in cui sull’Italia si accenderanno le luci dell’attenzione mondiale e verrà rievocata la memoria storica e valutati i risultati raggiunti
Il 1° Gennaio 2021 il Comitato parchi nazionali, in vista del Centenario dei due più antichi, famosi e importanti Parchi nazionali d’Italia, Abruzzo e Gran Paradiso (1922-2022), ha lanciato il «Progetto Centenario per la Rinascita dei Parchi». Un momento storico in cui sull’Italia si accenderanno le luci dell’attenzione mondiale e verrà rievocata la memoria storica e valutati i risultati raggiunti.
La Legge quadro sulle Aree protette, approvata nel 1991 unanimemente dal nostro Parlamento, aveva rappresentato un momento cruciale, riscattando decenni di insensibilità ecologica e di malefatte contro l’ambiente. Per di più, nell’anno 2000 era stata proclamata la vittoria della memorabile «Sfida del 10%», lanciata dal Comitato parchi nazionali nel 1980, affinché all’avvento del Terzo Millennio almeno un decimo del Bel Paese fosse adeguatamente protetto. Ma poi, molte belle speranze si sono a poco a poco infrante, a causa del prevalere di una bassa mala-politica, che sta riducendo i Parchi nazionali a carrozzoni burocratici, trampolini partitici, comodi stipendifici, enti inefficienti scesi al livello di pro-loco.
Dodici i principi basilari dei futuri, moderni, autentici Parchi nazionali:
- i Parchi sono un Patrimonio nazionale di valore inestimabile, che non viene deteriorato, ma protetto, e che contribuisce al prestigio dello Stato;
- i Parchi sono un fondamentale prezioso Presidio di Cultura, Paesaggio, Ecologia, indice dello stato di Civiltà di una Nazione;
- i Parchi non sono zone residuali vincolate, ma vere proprie Infrastrutture, essenziali per un Paese moderno;
- i Parchi garantiscono la Ripresa, e la Rinascita, degli ambienti montani e insulari, oggi spesso considerati marginali e lasciati in abbandono;
- i Parchi sono un prezioso Marchio di qualità di questi territori emarginati, poiché ne valorizzano le risorse, le peculiarità e la bellezza;
- i Parchi sono Attrattori di Turismo ecologico e fotografico, e di Visitatori responsabili di ogni provenienza, in tutte le stagioni, rivitalizzando gli antichi Borghi;
- i Parchi sono volani formidabili di Occupazione diretta, indotta, stagionale, qualificata e dignitosa;
- i Parchi fermano l’esodo dei giovani, offrendo loro la permanenza nel territorio, come Guide-Assistenti-Interpreti-Custodi;
- i Parchi sono la Fucina di Volontariato internazionale, promotore di conoscenza e pace tra i Popoli;
- i Parchi rappresentano, con i propri Centri Visita, i Musei e le Aree Faunistiche, le vere Scuole di Istruzione e di Educazione Ambientale;
- i Parchi debbono portare nelle Scuole cultura, scienza, informazione, e diffondere il messaggio ecologico, e le Scuole debbono conoscere e visitare i Parchi;
- i Parchi sono Laboratori di Economia: non concentrata, ma diffusa; non momentanea, ma durevole; non apparente, ma sostanziale.
Dodici principi basilari a cui seguono dieci tappe per creare un Parco nazionale (principi di Ecotattica), tappe che dal formare un Comitato promotore vanno a definire il logo e le immagini con gli slogan, dal creare una cartina di zonazione vanno ad illustrare il patrimonio naturale, ecologico, paesaggistico, culturale, dall’elencare i benefici vanno ad organizzare la comunicazione, dal coinvolgere i paladini e i sostenitori vanno a definire collaborazioni e sostegni, dal coinvolgimento culturale e sociale del territorio vanno ad organizzare le procedure istituzionali e burocratiche.
Un’occasione, quella del Centenario dei due Parchi padri d’Italia, per promuovere la rinascita dei Parchi, per rivalutare profondamente il loro ruolo, per capire quali sono i molti benefici che possono offrire, e per tracciare le linee direttive dei Parchi del futuro, senza dubbio la migliore e più efficiente risposta alla crisi sociale, economica ed ecologica che stiamo vivendo.
Il «Gruppo 100» prevede l’adesione di quanti sono interessati al ruolo e al futuro delle Aree protette d’Italia, e si prefiggono una comune missione con precise strategie da perseguire, fornendo le linee essenziali di ecotattica per ottenere risultati concreti. Un movimento nazionale che, forte di un Progetto comune, darà avvio a una serie di iniziative volte a rinnovare e a valorizzare il ruolo dei Parchi nazionali esistenti e a favorire la nascita di nuovi Parchi naturali.
Elsa Sciancalepore