25 azioni per liberare il Centro Storico di Genova

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37 associazioni per la mobilità sostenibile e la rinascita del Centro Storico propongono 25 azioni strategiche per creare il primo quartiere Car Free e Smoke Free della città

Rivitalizzare il Centro Storico, restituire gli spazi alle persone, azzerare l’inquinamento, garantire la sicurezza e favorire il commercio e il turismo. Per 37 associazioni e realtà locali impegnate da anni sul territorio, questa visione è a portata di mano, e garantirebbe a Genova un futuro di benessere, sviluppo, efficienza, inclusione.

Come? Mettendo in atto, Comune e cittadini, 25 azioni strategiche per rendere il Centro Storico il primo quartiere senz’auto (e senza fumo) della città. Restituendo gli spazi occupati da auto e moto alle persone e quindi anche a commercio e turismo. Consentendo alle persone di andare a piedi in sicurezza. Favorendo i mezzi sostenibili (biciclette, monopattini e mezzi pubblici) negli spostamenti dal Centro Storico al resto della città. Creando una zona emissioni zero tra Brignole e Principe.

La mobilità auto-centrica provoca danni

I trasporti sono la principale fonte europea di emissioni di carbonio, e una delle fonti maggiori di inquinamento atmosferico, che causa 58.600 morti premature all’anno solo in Italia. I trasporti su strada causano anche 9 morti al giorno in Italia, di cui 2 pedoni, e 666 feriti più o meno gravi.

Le automobili sono il mezzo meno efficiente e meno intelligente per spostarsi in città: portano code, intasano il traffico e rallentano gli spostamenti. Una persona in un’auto in movimento occupa 140 mq di spazio contro i 7 mq di una persona in tram, 5 mq di una persona in bicicletta e 2 mq di una persona a piedi.

l’automobile è inoltre, insieme alla casa, una delle principali voci di spesa nel bilancio familiare (mediamente circa 3.200 euro l’anno). In tempo di crisi i soldi spesi nelle assicurazioni auto potrebbero andare a tutela di chi perde il lavoro o essere reinvestiti nell’economia locale.

Tre azioni sull’accesso di auto, moto e furgoni

L’accesso di veicoli privati e non commerciali al Centro Storico sia consentito esclusivamente in caso di: gravidanza, disabilità, infortunio e malattia. La sosta non sia consentita a nessuna ora del giorno e della notte. Oggi moltissime vie e piazze sono di fatto dei parcheggi. Gli accessi per carico/scarico merci siano consentiti solo in determinati orari e zone ben definite, la sosta breve e limitata al tempo per lo scarico/carico. Oggi la situazione è fuori controllo nonostante i limiti. Favorire al massimo le imprese di delivery (trasporti/consegne/traslochi) con mezzi elettrici e a impatto zero.

Quattro azioni sulla sicurezza

Istituire Zona 10 km/h con precedenza pedoni in primis e ciclisti per tutto il centro storico salvo eccezioni. Istituire Zona 30 km/h per tutte le vie di bordo e di scorrimento dove passano i mezzi pubblici. Istituire Zone scolastiche sicure nei pressi delle scuole, dove i veicoli non possano accedere durante gli orari di ingresso/uscita e dove in generale il limite di velocità sia 10 km/h. Apporre segnaletica evidente per ricordare che la precedenza va data ai pedoni sempre (salvo le vie di scorrimento dove passano i mezzi pubblici) e che anche le biciclette e monopattini pur appartenendo ad una mobilità da incentivare, devono procedere nei limiti previsti dalle norme vigenti o a mano in caso di intralcio o pericolo per i pedoni. Per la micromobilità, in forte crescita, suggerire percorsi preferenziali di attraversamento del centro storico (quelli a bassa presenza di pedoni o più ampi).

Sette azioni per biciclette e monopattini

Installare stalli biciclette diurni in punti strategici. Creare parcheggi bici notturni in fondi, piani terra e spazi confiscati, dotati di sistemi antintrusione. Indicare con segnaletica verticale percorsi pedonali e ciclabili con percorrenze in minuti. Favorire pedibus e bicibus per le scuole, incentivandone la progettazione e realizzazione tramite segnaletica. Creare Velostazioni di interscambio coperte e sicure in punti strategici che circondano il Centro Storico: Stazione Principe, Stazione Brignole, Piazza Caricamento, Piazza Dante, Piazza Corvetto. Ammodernare lo sharing comunale delle biciclette e introdurre lo sharing dei monopattini rifornendo le zone strategiche di interscambio come stazioni, grandi piazze e grandi capolinea. Sviluppare nelle loro potenzialità assi ciclabili perimetrali al centro storico per dare sia nuovo impulso al flusso turistico sia supporto alla mobilità degli abitanti e dei lavoratori: un asse a mare da Boccadasse a Sampierdarena superando l’ostacolo Fiera e riparazioni navali; un asse da Caricamento attraverso San Lorenzo e via XX fino alla stazione Brignole, connettendo la Val Bisagno.

Tre azioni per il trasporto pubblico e taxi

Rimanga consentito, con richiesta di potenziamento, il transito di mezzi pubblici nelle vie dove è già previsto: Principe, via Doria, piazza Acquaverde, Balbi, Nunziata, via delle Fontane, via Bensa, Zecca, Portello, Fontane Marose, XXV Aprile, via Roma, c.so Quadrio, Cavour, Gramsci, via Polleri, via Brignole De Ferrari, Dogali e Carbonara.

Sia consentito l’ingresso ai Taxi con i limiti di velocità sopra indicati, favorendo veicoli elettrici e comunque non di fascia inferiore a Euro 6. Il trasporto pubblico va reso più efficiente e funzionale, incentivato nelle tariffe e nella modalità di fruizione, a partire dagli assi del «pi greco» genovese, le vallate e la costa. Fondamentale perché l’arrivo alla Ztl centro storico possa avvenire evitando mezzi privati inquinanti.

Fumo, salute, disabilità

Il Centro Storico dovrebbe diventare il primo quartiere di Genova «Smoke Free», per la vivibilità, salute, inquinamento dell’aria e da mozziconi, specialmente in spazi ristretti come quelli dei vicoli dove è frequente respirare fumo passivo. Non sia consentito fumare a meno di 10 metri da altre persone all’aperto e divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto a partire dal 2025 (prendere esempio dall’ordinanza di Milano). Favorire la possibilità di movimento in autonomia delle persone disabili, creando nelle scalinate e nelle salite ove possibile uno spazio senza gradini con scivolo.

Come si collega il resto della città all’area del centro storico?

Favorendo l’integrazione tra treni e trasporto pubblico in termini di sincronizzazione di orari, tariffe e frequenza, e l’interscambio tra mezzi sostenibili (treno, bus, bici e monopattini) in particolare nelle stazioni Principe e Brignole.
Introducendo un «servizio pubblico on demand» di motorini elettrici a bassa cilindrata in sharing.
Favorendo il car sharing elettrico in modo da sostituire di fatto le auto di proprietà.
Per evitare che il traffico si sposti dalla viabilità che ora passa nel Centro Storico verso la circonvallazione a monte, favorire e aumentare la frequenza dei mezzi pubblici relativi, istituire Zone 30 per tutte le vie di scorrimento, limitare a 20 km/h le strade secondarie strette e a doppio senso, istituire zone scolastiche sicure.
Perimetrare la città in punti strategici con parcheggi di interscambio (uscite autostrade e non utilizzando spazi verdi) per consentire una valida soluzione a chi si muove da zone isolate esterne alla città o dell’entroterra verso il centro ed invogliare (anche chi abita all’interno della città) a lasciare il mezzo privato motorizzato a favore di mezzi pubblici, bici, monopattini e piedi cosa che deve portare quindi, in contemporanea, ad una forte riduzione progressiva degli spazi occupati dai parcheggi all’interno della città liberandoli per piste ciclabili protette, corsie bus, marciapiedi e aree pedonali.

La nota è firmata da 37 tra associazioni e realtà genovesi che fanno parte della Rete Genova Sostenibile:

#genovaciclabile; A.P.S. Osservatorio Meteorologico; Agrario; Geologico Prof. Don Gian Carlo Raffaelli dal 1883; Anemmu in Bici a Zena; Attac Genova; Circoliamo Sampierdarena; Circolo Nuova Ecologia; Cittadini Sostenibili; Comitato Acquasola; Deepbike; GenovApiedi; Genova Segway; ISDE medici per l’ambiente Genova; Massa Critica Genova; Monopattini Elettrici Genova; Rinascimento Genova; Scuola Italiana Monoruota; t-Riciclo Bimbi a Basso Impatto; U.S. Pontedecimo Ciclismo a.d.; (Extra Rete G. S.): 101giteinliguria.it; A.ma associazione abitanti della Maddalena aps; Associazione Amici del Chiaravagna OdV; A.S.D. Genova MTB Sant’Eusebio; Associazione Pediatri Extraospedalieri della Liguria; Athousandtreesproject; Bike Fever; Centro Banchi; Cicloriparo; Comitato Tutela Ambientale; Cooperativa il Ce.sto; Ecoistituto rege; Extinction Rebellion Liguria; Famiglie senz’auto; FIAB Genova; Occupy Nervi; Rete #vivinstrada; Treecycle; Zena Trail Builders.