Nel carrello della spesa è boom di ialuronico e il cura casa è sempre più green
L’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino individua e misura i trend che stanno cambiando il mondo non alimentare al super. Nel cura casa volano i prodotti «green» (+22,2%), soprattutto «biodegradabili» o in confezioni con meno plastica o con plastica riciclata. Nel cura persona boom del claim «ialuronico» (+11,6%)
Due tendenze prevalenti stanno spingendo le vendite dei prodotti non alimentari nei supermercati e ipermercati italiani: nei prodotti per la cura della persona prosegue il successo del claim «ialuronico», mentre nel cura casa green l’attenzione si sposta sul packaging e sui materiali a basso impatto ambientale con performance positive per i claim «biodegradabile», «meno plastica» e «plastica riciclata». Lo rileva l’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, realizzato in collaborazione con Nielsen.
Cura persona
Se il claim più diffuso resta «dermatologicamente testato» (+1,9% del sell-out), nei prodotti per la cura della persona (oltre 18mila quelli analizzati dall’Osservatorio Immagino) si mantiene alta la domanda di antiossidanti naturali e l’acido ialuronico continua ad essere l’ingrediente indicato in etichetta che fa registrare il maggior incremento delle vendite anche nell’anno mobile giugno 2019-giugno 2020 con un +11,6%, dopo il +16,6% dell’anno mobile precedente. A trainare il claim «ialuronico» l’espansione dell’offerta (+9,8%), in particolare nei prodotti per la cura e la pulizia del viso donna. In crescita anche i prodotti con il claim «biologico» (+5,1% di vendite dopo il +14,3% dell’anno precedente) per un valore di oltre 72 milioni di euro. Ad aumentare nella cosmesi bio sono soprattutto i disinfettanti, i saponi liquidi, le salviette per i bimbi, i dopo shampoo e i prodotti per la pulizia del viso donna.
Trend negativi invece per i claim «prodotto in Italia» (-10,4%), «ipoallergenico» (-6,4%), «senza parabeni» (-8,4%), e anche per gli altri quattro claim, che rimandano a un ingrediente, analizzati dall’Osservatorio Immagino: «argan» (-0,6% dopo il +6,3% annuo a giugno 2019), «mandorla» (-0,4%), «karité» (-5,9%) e «avena» (-0,9% dopo il +11,8% dell’anno mobile precedente). A determinare queste flessioni è il calo dell’offerta a discapito di una domanda positiva (Figura 1).
Cura casa green
Nel cura casa si fanno spazio i prodotti che indicano in etichetta il loro contributo alla sostenibilità ambientale. L’Osservatorio Immagino rileva che, nell’ultimo anno, questo paniere (quasi 11mila prodotti) ha registrato un +22,2% del fatturato negli ipermercati e supermercati e +15,5% di offerta a scaffale, arrivando a comprendere quasi 900 prodotti per un giro d’affari di 191 milioni di euro.
Nella performance di vendita, in testa il claim «meno plastica» che registra un +34,5% del sell-out grazie soprattutto a detersivi per lavatrice e stoviglie e ammorbidenti, dopo il +27,2% dell’anno finito a giugno 2019. Positivo anche il push delle industrie con un incremento dell’offerta del +18,4%. Lo segue «biodegradabile» (+26,6% delle vendite) che è anche il più rappresentativo in termini di numero di prodotti a scaffale (3,9%) e di giro d’affari (oltre 93 milioni di euro), con un aumento dell’offerta di +18,0%. L’incremento del sell-out è legato all’acquisto di piatti e bicchieri usa e getta, sacchetti per la spazzatura e salviettine per la pulizia delle piccole superfici. Ancora un riferimento al packaging per il terzo claim più performante, «plastica riciclata», il cui fatturato sale di +15,5% grazie, in particolare, a sacchetti per la spazzatura e detersivi per lavastoviglie (Figura 2).
(Fonte GS1 Italy, Nuage Comunicazione)