Siamo alle solite: molte parole e poche azioni. Ancora non si capisce bene dove vuole andare a parare questo nuovo ministero della Transizione ecologica. Il nodo irrisolto della duplicazione delle competenze
Il ministero della Transizione ecologica ha avviato una serie di iniziative per parlare della transizione ecologica. Ad esempio un concorso fotografico per sensibilizzare sui temi che gli stessi giovani stanno sollecitando i governi a prendere…
Insomma ad esempio basterebbe abolire la caccia, avviare la decarbonizzazione, approvare l’obbligo che nelle nuove costruzioni vi siano due impianti idrici: uno di acqua potabile, l’altro di acqua piovana per il water e il giardino, vietare i pesticidi… e mille altre piccole/grandi iniziative. Basterebbe operare concretamente con azioni, fatti concreti che anche le pietre conoscono da troppi anni…
Invece si parte con un concorso che rientra nelle attività di divulgazione e sensibilizzazione dei temi e delle iniziative della Pre Cop26 e della Youth for Climate.
Il concorso fotografico «Uno scatto per la natura», invita giovani fotografi a raccontare l’ambiente con un proprio scatto originale. Obiettivo: sensibilizzare gli under30 sui temi della Natura e raccontare un patrimonio naturale, quello italiano, unico al mondo per biodiversità. Dire ai giovani quello che loro ci dicono da anni.
E poi con un concorso fotografico, quando ogni anno iniziative di questo genere non si contano.
Insomma siamo alle solite, parlare parlare parlare. E la duplicazione delle competenze non aiuta di certo.
I. L.