Assolto l’attivista anti-pesticidi Alexander Schiebel

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«L’assoluzione di Alexander Schiebel è un’assoluzione per tutte le persone che da tempo criticano il massiccio uso di pesticidi in Alto Adige/Südtirol. Nessuna persona contraria ai pesticidi deve più temere di poter essere portata in tribunale in Alto Adige/Südtirol. Questa è una grande vittoria per la libertà d’espressione e al contempo una lezione per l’assessore Arnold Schuler, l’iniziatore di questi assurdi processi. Ora è tempo che anche il procedimento a mio carico trovi una giusta conclusione»

È stato assolto oggi dall’accusa di diffamazione aggravata l’attivista e autore austriaco anti-pesticidi Alexander Schiebel. Nel suo libro «Das Wunder von Mals» (Il miracolo di Malles) e nell’omonimo film, Schiebel critica aspramente l’elevato uso di pesticidi nei meleti della nota regione turistica Alto Adige/Südtirol. Il giudice, in un’udienza lampo, ha assolto l’imputato. Continua, invece, il procedimento per presunta diffamazione contro Karl Bär, referente per le politiche agricole dell’Umwletinstitut München.

Ma facciamo un po’ di storia…

Con la campagna «Pesticidi Tirol», nel 2017 l’Umweltinstitut attirò l’attenzione sull’elevato impiego di pesticidi nella frutticoltura altoatesina. Nello stesso anno fu pubblicato il libro «Das Wunder von Mals» del regista Alexander Schiebel dove veniva raccontata la storia del villaggio di Mals in Val Venosta, i cui abitanti si sono dichiarati, per decisione dei cittadini, la prima comunità libera da pesticidi in Europa.

A questo punto, l’ex vicepresidente della provincia di Bolzano Arnold Schuler, e insieme a lui oltre un migliaio di agricoltori della provincia, volendo impedire che si parlasse apertamente delle conseguenze degli inquinanti ambientali in Südtirol/Alto Adige, ha trascinato l’Umweltinstitut (con il suo referente Karl Bär) e l’autore Alexander Schiebel, in tribunale querelandoli per diffamazione.

Una causa Slapp (Strategic lawsuit against public participation), una causa infondata e strategica volta a mettere a tacere le voci critiche, questo secondo la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović.

Ed è da settembre 2020 che Arnold Schuler promette di ritirare la sua e tutte le querele sporte contro l’attivista anti-pesticidi di Monaco e di porre così fine al procedimento. Oggi però, durante la terza udienza del Processo Pesticidi a Bolzano, tutte le 1.376 querele contro Bär sono rimaste in piedi. Solo la costituzione di parte civile dell’assessore Schuler e di due rappresentanti delle cooperative frutticole sudtirolesi è stata ritirata.
Afferma Karl Bär: «L’assoluzione di Alexander Schiebel è un’assoluzione per tutte le persone che da tempo criticano il massiccio uso di pesticidi in Alto Adige/Südtirol. Nessuna persona contraria ai pesticidi deve più temere di poter essere portata in tribunale in Alto Adige/Südtirol. Questa è una grande vittoria per la libertà d’espressione e al contempo una lezione per l’assessore Arnold Schuler, l’iniziatore di questi assurdi processi. Ora è tempo che anche il procedimento a mio carico trovi una giusta conclusione».
L’Umweltinstitut München ha sempre sottolineato di non voler portare la discussione sull’uso dei pesticidi, dannosi per la salute e l’ambiente, in tribunale. Oggi il giudice Ivan Perathoner ha preso in considerazione le richieste di prova per il processo contro Bär. Nel prosieguo del procedimento un totale di 88 testimoni a difesa dell’Umweltinstitut dimostrerà, davanti al Tribunale di Bolzano, gli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute legati all’elevato uso di pesticidi nei meleti dell’Alto Adige/Südtirol. La prossima udienza è stata fissata per il 22 ottobre 2021. In quella data saranno chiamati a testimoniare parte dei testimoni dell’accusa ossia due frutticoltori e fratelli sudtirolesi Stephan e Tobias Gritsch, gli unici due querelanti che non avevano mostrato alcuna volontà di dialogo prima dell’udienza di oggi.

 

Elsa Sciancalepore