Così come accade per le foreste sulla terra, anche in mare è possibile recuperare le prateria di Posidonia oceanica danneggiate. Grazie al progetto europeo Life Seposso, coordinato dall’Ispra, è stato realizzato per la prima volta in Italia e nel Mediterraneo un monitoraggio nazionale delle attività di trapianto eseguite negli ultimi 20 anni.
Il documentario realizzato dall’Ispra dal titolo «Posidonia oceanica, prendiamocene cura» racconta il progetto: dai principali risultati ottenuti a come è stato eseguito il monitoraggio dei 15 trapianti presenti in diverse parti d’Italia, per un totale di circa 30.000 m2 di praterie trapiantate.
Emerge un primo quadro generale con punte di eccellenza e aspetti più problematici. Un focus speciale è dedicato ai 4 trapianti più estesi realizzati in Italia: Santa Marinella (Lazio), Ischia (Campania), Piombino (Toscana) e Augusta-Priolo Gargallo (Sicilia).
Si calcola che erosione costiera, cambiamenti climatici e attività dell’uomo abbiano portato ad una diminuzione del 34% della Posidonia oceanica nel Mediterraneo negli ultimi 50 anni. Spesso confusa con un’alga, Posidonia è una pianta marina protetta in grado di produrre grandi quantità di ossigeno e di intrappolare l’anidride carbonica. Dove Posidonia è in buona salute anche il mare e i suoi ecosistemi lo sono.
(Fonte Ispra)